Mendicanti via dalle callil'ordinanza finisce in giunta

"L'ordinanza è pronta, la sto per firmare", afferma Massimo Cacciari. Il sindaco vuole far piazza pulita di mendicanti e accattoni. Chiedere l'elemosina sarà proibito in quasi tutto il centro storico, lungo il Gran Viale al Lido e in piazza Ferretto a Mestre. 500 euro di multa per chi trasgredisce. Ma sarà sconfitto il racket dell’elemosina? Saranno garantite sicurezza e legalità o sorgeranno nuovi problemi?
«Ogni settimana dalla basilica di Sant’Antonio a Padova prendo mazzette di santini. Salgo sul treno diretto a Venezia e le sistemo su un ponte tra campo San Barnaba e l’Accademia. Nel pomeriggio ritorno a casa con 10-20 euro». Al momento dell’entrata in vigore dell’ordinanza anti-accattoni del sindaco Cacciari Ada dovrà cessare di mendicare. La padovana abita in una casa del Comune. E’ italianissima. Sostiene che «dei soldi racimolati sulla strada» ha bisogno estremo.


 Con l’azione repressiva dell’ordinanza sarà sconfitto il racket dell’elemosina? Saranno garantite sicurezza e legalità o sorgeranno nuovi problemi? In città i pareri sono diversi. Renato Magliocco, presidente dell’Ascom, esclama soddisfatto: «Era ora! Ottima l’ordinanza del sindaco. Era ora che qualcuno mettesse un freno. Quando si è troppo permissivi la situazione si dilata a dismisura. Come i vù cumprà o gli artisti di strada, tra i quali qualcuno è piacevole, ma molti sono mendicanti travestiti. Con questo provvedimento ci aspettiamo maggior decoro per la città». Il presidente evidenzia un altro problema: «L’abusivismo dei plateatici. Lavoriamo perché venga eliminato».


 Ernesto Pancin, direttore dell’Aepe, sostiene in toto l’iniziativa del primo cittadino: «Siamo assolutamente d’accordo con Cacciari. Speriamo che l’ordinanza funzioni. Da un lato il Comune assiste persone in difficoltà, dall’altro c’è il sospetto di bande organizzate. Se i mendicanti arrivano dove c’è turismo è evidente che qualcuno organizza». Giuseppe Mazzariol, presidente dell’arciconfraternita di San Cristoforo e della Misericordia, invita a discernere tra «la povertà vera e quella camuffata: la prima va aiutata, la seconda debellata, soprattutto se si tratta di attività lucrative condotte da organizzazioni di stampo mafioso provenienti dall’Est». Continua: «Capita spesso di vedere persone storpie con il bastone raddrizzarsi improvvisamente e dirigersi verso piazzale Roma. O è un miracolo o è una truffa. In qualche modo bisogna cominciare».


 I padri cappuccini di Mestre gestiscono una mensa affollata quotidianamente da oltre 150 poveri. Il Provinciale fra Roberto Genuin spiega: «La gente proprio non ce la fa più, continuamente chiede soldi per pagare l’affitto, le bollette o altro. Si possono aiutare nell’immediato, ma il problema non si risolve. La situazione è pesante, la problematica complessa e c’è chi ne approfitta. Riscontro che in questi primi mesi dell’anno la situazione si è accentuata. Rispetto al passato le richieste di denaro degli italiani sono aumentate. Per l’accattonaggio c’è la necessità di uno sforzo notevole delle istituzioni pubbliche per trovare qualche via».


 Intanto, Ca’Farsetti ha reso noto che ormai è stato definito il contenuto della delibera che introduce il divieto di mendicare sui percorsi pedonali di maggior flusso turistico. Sarà portata all’esame della giunta domani, quindi finirà in Consiglio comunale.

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