Ultimi giorni di restauro per il Leone di Palazzo Ducale
VENEZIA. Doveva essere scoperto per il 25 aprile: ci vorrà ancora qualche giorno e poi il leone alato di Palazzo Ducale, il più famoso della Serenissima, potrà essere nuovamente ammirato mentre vigila con sguardo severo dall'alto della scala dei Giganti.
Il maestoso leone a settembre era rimasto senz'ala. Mutilata da piogge acide e inquinamento atmosferico, la statua del protettore della Serenissima è stata sottoposta a un immediato restauro grazie all'intervento del Comune, dell'agenzia Fondaco e alla collaborazione con Coop e con la ditta Lares. Il distacco di una parte importante dell'ala di pietra e la caduta di numerosi frammenti all'inizio di settembre ha avuto come prima conseguenza la messa in sicurezza dell'area con la disposizione di una rete attorno alla scultura in stato di degrado e il prelievo di campioni destinati alla rimessa a nuovo dell'opera.
«Il forte inquinamento degli anni '80 è stato deleterio per la statua», afferma Mario Massimo Cherido, chimico e restauratore, «l'ultimo intervento di restauro risale a quegli anni. Oggi l'utilizzo di resine in acqua assicurano una migliore sostenibilità e le microemulsioni acriliche hanno capacità di penetrazione maggiore. Grazie a queste innovazioni si riesce a creare una sorta di barriera protettiva che arriva fino alla parte sana della pietra».
Il leone, realizzato dal trevigiano Luigi Barro nel 1870, è interamente in marmo, meno poroso della pietra d'Istria, paradossalmente è anche uno dei pezzi più recenti del palazzo, ma non per questo è riuscito a salvarsi dall'attacco di polveri sottili e agenti aggressivi. I frammenti sono stati ricomposti, imperniati e incollati, mentre l'ala è stata posta in immersione nella resina acrilica. Una volta asciutta sarà riposizionata e assicurata con dei perni in acciaio inossidabile ad aderenza migliorata, mentre la parte retrostante sarà rinforzata con fibre di carbonio e tutti i punti a rischio caduta verranno tamponati con un consolidante per prevenire un futuro degrado. Tutte le fasi dell'intervento sono a completa disposizione per soddisfare la curiosità di esperti e appassionati, grazie all'installazione di una webcam puntata 24h/24 sul maestoso felino. La diretta live e in alta definizione è disponibile sul sito www.skylinewebcams.com.
«Sono presenti più di 286 Webcam di questo tipo in tutto il mondo, ma questa è la prima a testimoniare un restauro passo a passo», sostiene Enrico Bressan di Fondaco, «ad oggi abbiamo avuto più di 38.000 contatti».
L'antico incontra il moderno, e tra riprese in tempo reale, time lapse e le più avanzate tecnologie, la scultura sarà finalmente restituita alla città a giorni.
Indispensabile alla conclusione dei lavori e al coinvolgimento della comunità, è stata l'iniziativa "Un bel punto della Storia" promossa da Coop, sponsor dei lavori, che ha proposto ai clienti l'investimento di punti della carta soci per il restauro, ottenendo risultati sorprendenti.
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