Troppo caldo e afa: l’Usl 3 corre ai ripari. All’Angelo spuntano nuovi ventilatori
MESTRE. Ventilatori per attenuare il caldo eccessivo, corridoi interni che si affacciano sui ballatoi accessibili all’utenza e monitor per indicare la chiamata a chi attende all’interno. L’ospedale dell’Angelo è corso ai ripari dopo le segnalazioni dei giorni scorsi sulle temperature elevate all’interno della hall e specialmente nell’area ambulatoriale al primo piano. In questi giorni di afa, soprattutto nel picco della prima decade di agosto, nello spazio dedicato alle visite si sono raggiunte temperature elevate e difficilmente sopportabili per le persone anziane. Da qualche giorno nello spazio ambulatoriale dove ci sono gli ombrelloni per creare un po’ d’ombra, sono stati posizionati dei grandi ventilatori, in modo che chi è seduto in attesa, quanto meno possa stare un po’ al fresco.
Non solo. Sono stati installati dei cartelli che indicano alle persone la possibilità di potersi recare nei corridoi interni dell’ospedale, dove il clima invece è refrigerato e che sono stati debitamente allestiti. Prima invece, non era consentito attendere all’interno, ma solo all’esterno, perché la chiamata avveniva tassativamente nell’area di attesa e chi entrava, veniva invitato a tornare fuori e aspettare al suo posto. Al contempo i monitor che segnalano il numero di visita e di ambulatorio che viene fornito una volta arrivati, sono stati spostati anche all’interno. Quella messa in atto, fermo restando che delle aree climatizzate per l’attesa già esistono anche se evidentemente non sono sufficienti, è la terza soluzione, quella di carattere più emergenziale, prospettata dall’Usl 3 Serenissima qualche settimana fa.
E che prevede che i corridoi interni riservati al personale ospedaliero che si affacciano sul ballatoio possano essere utilizzati per l’attesa, senza precludere le funzioni originarie. I corridoi, infatti, sono ampi e già ora condizionati. Una soluzione, quest’ultima, che potrebbe essere “stagionale”, ossia attuata nei mesi di freddo intenso e di caldo intenso, come quello di questo periodo.
Nei giorni scorsi l’Usl 3 aveva promesso che quella del 2018 sarebbe stata l’ultima estate al caldo per chi si reca a fare le visite all’Angelo. La struttura ospedaliera, come già fatto per il Cup, il Pronto Soccorso e il Centro prelievi, sta correndo ai ripari per dare soluzione a un problema che si trascina dalla costruzione dell’edificio, che deve vedersela con le enormi vetrate che creano una cappa.
L’azienda sanitaria ha messo sul tavolo tre differenti progetti che sta valutando insieme a uno studio di architettura specializzato nella climatizzazione di grandi ambienti. I primi due sono più strutturali: la creazione di una nuova ampia zona coperta e condizionata sul ballatoio, davanti agli accessi degli ambulatori, che raddoppierebbe lo spazio oggi fruibile garantendo agli utenti un numero congruo di posti a sedere in ambiente refrigerato e dotato di monitor per la chiamata; il secondo e più costoso prevede l’introduzione di un sistema di climatizzazione diffusa che consenta o la completa climatizzazione della hall dell’ospedale grazie, o la climatizzazione diffusa del ballatoio. La terza è l’apertura in via straordinaria e stagionale dei corridori nella speranza che il caldo si attenui. —
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