Si è spento Renzo Tonolo, anima della città

Partigiano, dirigente Generali, assessore e fondatore d’Italia Nostra. Aveva 89 anni
MIRANO. Mirano perde uno dei suoi ultimi partigiani e artefici della ricostruzione del Dopoguerra. Renzo Tonolo, memoria vivente della Liberazione nella città dei martiri della Resistenza, è mancato lunedì sera. Aveva 89 anni.


Miranese “doc”, conosciuto e stimato da molti per il suo rigore morale, uomo di grande cultura, spiccata intelligenza e signorilità, ma anche discrezione e cortesia, da giovane era stato un uomo di fiducia dei Conti Grimani e della Contessina Zabeo. Poi per lunghi anni fu dirigente delle Generali.


Socialista da sempre, ha partecipato da studente alla Resistenza, rivestendo negli anni Settanta anche incarichi politici, come assessore alla Sanità in Comune. Fu proprio lui che istituì uno dei primi consultori familiari nella giunta di Giancarlo Tonolo.


Si è interessato a lungo dell’ospedale cittadino, facendo parte del consiglio di gestione e fu anche il fondatore della locale sezione dell’associazione ambientalista Italia Nostra.


Nel suo lungo impegno per la città ha anche contribuito alla stesura del piano regolatore di Mirano, partecipando attivamente all’acquisizione pubblica delle ville Belvedere e Monico, con i relativi parchi ed è stato promotore anche del Parco del Parauro.


Infine è stato anche presidente, per un periodo, dell’Anpi, l’associazione dei partigiani d’Italia di cui faceva parte e che a Mirano ha una sezione tra le più attive del territorio. Fu in prima linea quando negli anni scorsi si parlò di spostare il monumento del partigiano in piazza, opponendosi a quello che considerava un oltraggio alla memoria.


Negli ultimi anni ha testimoniato il proprio impegno sociale e politico alle nuove generazioni, ricostruendo le drammatiche pagine della Resistenza a Mirano agli studenti delle scuole. I funerali si svolgeranno venerdì alle 15 in barchessa di Villa 25 Aprile.


Filippo De Gaspari


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