Pulizia della battigia accordo Comune-Veritas

Sottomarina. L’assessore Stecco chiede di avere più personale per le emergenze  L’Ascot conferma che il servizio non è adeguato: «I rifiuti possiamo toglierli noi»
SOTTOMARINA. Nuove regole per la pulizia della battigia con l’incognita dei costi. L’emergenza dei rifiuti spiaggiati, che hanno invaso l’arenile di Isola Verde e Sottomarina la scorsa settimana, è stata al centro di un vertice tra amministrazione comunale, tecnici Veritas e operatori turistici che si è tenuto alle 6 di mercoledì, direttamente in battigia.


Sono emerse le criticità del servizio e la necessità di rivederlo per evitare che le montagne di rifiuti stazionino in riva per giorni, ma non è ancora chiaro quanto costerà implementare il servizio. «La situazione di emergenza è rientrata», spiega l’assessore alle partecipate, Daniele Stecco, «le nostre spiagge oggi si presentano pulite, tuttavia le condizioni di lavoro degli operatori di Veritas risultano difficoltose. Il problema principale è l’accesso alla battigia: i punti non sono sufficienti rispetto all’ampiezza dell’arenile e non sono adeguati al transito dei mezzi che devono trasportare quintali di alghe e rifiuti bagnati. C’è il costante rischio che si insabbino finendo per bloccare la via d’accesso rallentando le operazioni di pulizia».


Stecco ha anche sottolineato che in alcuni stabilimenti, in particolare a Isola Verde, le recinzioni sono molto ravvicinate alla battigia rendendo difficile il passaggio dei mezzi. «Riuscire a prevedere le ondate di maggior affluenza di alghe è difficile», aggiunge Stecco, «e avere a disposizione squadre aggiuntive per intervenire velocemente in caso di emergenza, è difficile e soprattutto oneroso, appesantendo il piano finanziario. Dobbiamo essere chiari: i maggiori costi devono essere pagati da tutti e non dai poveri cittadini che, per colpa di una piccola categoria di soggetti, subiscono gli effetti del mancato pagamento della Tari».


Il riferimento è a quegli imprenditori balneari, ma non solo, che da anni non stanno pagando la tassa sui rifiuti facendo spalmare il peso del buco sui contribuenti regolari. «Sull’analisi dei problemi posso concordare», spiega Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, «abbiamo passaggi non conformi a Isola Verde dove occorre ragionare anche con la Forestale, mentre a Sottomarina i passaggi sono previsti dal piano dell’arenile, ma non sempre utilizzati. È chiaro che quando c’è un’emergenza serve un piano già pronto. Noi ci siamo anche resi disponibili a effettuare la pulizia da soli, ma vogliamo che l’amministrazione ci mostri i conteggi che poi andranno scalati dalla tariffa. Ribadiamo che il servizio oggi non è adeguato e Veritas dovrebbe iniziare a ragionare per correggerlo».


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