Mestre invasa dalle penne nere per la Madonna del Don

Tradizionale raduno degli alpini, sono arrivati in centinaia. Alzabandiera in piazza Ferretto, poi la messa

MESTRE. Domenica in centro a Mestre con l’allegra invasione delle penne nere degli alpini. L’annuale raduno a Mestre delle sezioni nazionali degli alpini ha reso omaggio, per la 46esima volta, alla Madonna del Don custodita nella chiesa dei Cappuccini. Di anno in anno è cresciuto il numero dei partecipanti. Prima l’alzabandiera solenne in piazza Ferretto e poi l’olio offerto all’icona della madonna.

La festa è nata per volere di padre Corsara, cappellano militare attorno ad un oggetto povero ma di grandissimo valore spirituale: un icona della Vergine donata da una donna ucraina ai nostri soldati in prima linea nella guerra di Russia, perché la custodissero e proteggessero. Fu una delle poche cose a tornare dalla Campagna di Russia. Un momento di riflessione e incontro per ricordare gli alpini caduti in Russia e far sentire la presenza dell’Arma vicina ai familiari di coloro che non sono più tornati. Dopo l’alza bandiera e l’Inno nazionale il silenzio accoglie i freddi numeri delle vittime. 89.512 soldati tra caduti e dispersi; oltre 30.000 i feriti.

«Mestre saluta con affetto gli alpini – dice il vicesindaco Sandro Simionato – e credo che in un momento così difficile dove sembra manchino punti di riferimento, gli alpini possano essere i nostri esempi positivi». Presenti alpini di tutte le età e provenienti dalle Marche, Istria, Trieste, Padova. Assieme a loro Carabinieri e Bersaglieri.

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