Localizzato il relitto della San Giorgio

Dopo 76 anni, il relitto della Regia Nave San Giorgio, requisita dalla Kriegsmarine dopo l'8 settembre 1943, incagliata e affondata nell'alveo del fiume Po a Punta della Maestra. A darne notizia lo storico e ricercatore rodigino Luciano Chiereghin
La San Giorgio (foto da Wikipedia)
La San Giorgio (foto da Wikipedia)

VENEZIA. È stato localizzato, dopo 76 anni, il relitto della Regia Nave San Giorgio, requisita dalla
Kriegsmarine dopo l'8 settembre 1943, incagliata e affondata nell'alveo del fiume Po a Punta della Maestra. A darne notizia lo storico e ricercatore rodigino Luciano Chiereghin.

Dopo l'armistizio, separato tra l'Italia e gli alleati, la Marina tedesca requisì della la San Giorgio che già dal '40
svolgeva il servizio di vigilanza foranea in Alto Adriatico con la sigla F95.

Dopo la cattura da parte della Kriegsmarine il San Giorgio mantenne il prestigioso nome del santo molto venerato anche dai popoli nord-europei ma la Marina tedesca mutò il suo distintivo ottico in G107. Il suo compito, non nuovo per la nave, era di svolgere servizio di pattugliamento, facendo spola tra Venezia e Ancona.

L'equipaggio tedesco era di 52 uomini per una imbarcazione lunga 54 metri e larga 8, una stazza lorda di 363,61 tonnellate ed era mossa da una macchina a vapore della potenza indicata di 960 cv. Era armata, con un cannone da 76 mm,
e con due mitragliere accoppiate da 20 mm, oltre alle 28 mine e altre armi più leggere.

La San Giorgio (foto da Wikipedia)
La San Giorgio (foto da Wikipedia)

La notte del 12 febbraio del 1944, nel corso di un normale servizio di pattugliamento, la San Giorgio venne sorpreso da una violenta mareggiata in prossimità di Punta della Maestra, alle foci del Po.

Il comandante della nave azzardò una pericolosa manovra di ingresso alla foce del Po di Pila, Busa Dritta con l'intento di entrare nel fiume e mettersi al riparo della burrasca per poi risalire la foce e raggiungere il vecchio faro di Pila presieduto da un comando tedesco.

La manovra non andò a buon fine e la nave rimase incagliata sul un basso fondale. L'equipaggio si portò in salvo sulla spiaggia del così detto «Scano della Mula» (oggi Scano Boa).

A seguito di ricerche con georadar Chiereghin è riuscito a ritrovare la nave che giace sul fondo del Po è riuscito ad individuare il relitto che risulta sommerso oltre dall'acqua dai 3 ai 5 metri di sabbia.

(via Ansa)

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