L’afa non perdona, 24 morti in 6 giorni
Il caldo continua ad uccidere: 24 i morti da domenica scorsa nella Provincia di Venezia alle prese con temperature infuocate che la pioggia di giovedì notte ha solo in parte attenuato.
Tanti drammi in casa. Anche per la giornata di ieri il bilancio è stato tragico: sette i morti in casa in tutta la Provincia. Lo stesso numero di decessi rilevati dalle aziende sanitarie nella giornata di giovedì.
Tutti e sette i decessi registrati ieri sono avvenuti in abitazioni private. In uno è intervenuto il medico di famiglia, negli altri casi, invece, sono state allertate le ambulanze del Suem 118.
I casi in gran parte vedono per protagonisti anziani e malati. A Mira Taglio è deceduta in mattinata nella sua casa una ultracentenaria: la signora aveva 102 anni. Una donna, con più di 60 anni, è morta invece nella sua abitazione di Quarto d’Altino e qui è intervenuto il medico di fiducia della signora che non ha potuto, però, far altro che constatarne il decesso. Un uomo di 46 anni è morto nella sua abitazione di Maerne mentre a Pianiga i casi sono due: il primo interessa una signora di 83 anni, il secondo una signora di 72 anni. Anche a Caorle un decesso in casa, sempre protagonista una donna. Infine un uomo è stato trovato morto in casa a Rottanova di Cavarzere.
Malori sugli arenili. Venerdì l'elicottero del Suem 118 si è calato sulla spiaggia del Lido di Venezia per soccorrere un bagnante che si è sentito male sull'arenile. L’uomo è stato trasportato in elicottero all'ospedale dell'Angelo a Mestre, dove si trova ricoverato. L’Asl 12 veneziana ha annunciato la mappatura dall’alto dei vari arenili del Lido, in collaborazione con i gestori degli stabilimenti balneari per migliorare la macchina dei soccorsi. Dalle spiagge di San Nicoletto (numero 0) e del Paciuka (numero 1), passando per la “Zona A” (numero 9) e per l’Excelsior (numeri 16, 17, 18) arrivando infine ai Bagni Alberoni e alla corrispondente spiaggia libera ( 28 e 29), tutto il lungo arenile del Lido è stato diviso in trenta settori, numerati da 0 a 29, per consentire ai mezzi di soccorso e agli elicotteri un’immediata localizzazione dell’intervento da effettuare. E velocizzare i soccorsi.
Ressa nei Pronto soccorso. Nei Pronto soccorso degli ospedali della Provincia, gli accessi nell'ultima settimana sono cresciuti mediamente del 15 per cento. All'Asl 10 del Veneto Orientale l'aumento è stato del 6 per cento per accessi e ricoveri, in gran parte di anziani sofferenti, ma anche di turisti disidratati. A San Donà si registrano 160-170 accessi al giorno.
Morti su cui indagare. Tutti i decessi registrati sono ora al centro di accertamenti delle Aziende sanitarie. Le temperature torride di questi giorni non sono la causa primaria delle morti ma l'afa contribuisce a peggiorare fortemente il quadro clinico di persone già sofferenti per varie patologie. Negli anziani incide molto anche la disidratazione. Il numero di decessi in Provincia sarebbe di poco superiore a quello dello scorso anno.
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