Iniziata la caccia ma ai bracconieri

JESOLO. Lotta al bracconaggio, l'associazione libera caccia e la polizia provinciale hanno organizzato squadre di controllo che pattuglieranno il territorio tra il Basso Piave e il litorale, nelle...

JESOLO. Lotta al bracconaggio, l'associazione libera caccia e la polizia provinciale hanno organizzato squadre di controllo che pattuglieranno il territorio tra il Basso Piave e il litorale, nelle valli e lagune che si estendono tra Jesolo, Eraclea, Caorle. L'associazione Libera Caccia, con Ermanno Onor, ha messo a disposizione tutti i suoi uomini che saranno coordinati comunque dal comandante della polizia provinciale.

Un'organizzazione studiata per la tutela dell'ambiente e anche della caccia nel pieno rispetto di leggi e normative in materia perché non vi siano accessi e violazioni che fanno del male a tutti. Sono stati segnalati già molti casi di bracconaggio in tutto il territorio. I cacciatori invadono i terreni altrui, cacciano dove non è consentito credendo di farla franca. L'obiettivo è evitare anche che vi siano situazioni di forte tensione, litigi e scontri come avvenuto in passato con i proprietari dei fondi invasi indebitamente dai cacciatori. La caccia deve, o dovrebbe, seguire regole molto precise e severe per evitare che si verifichino incidenti.

In questi anni è diminuito anche il fenomeno dei cacciatori che sparavano nei pressi delle abitazioni. «In questo periodo», spiegano gli associati di Libera Caccia, «i cacciatori spesso si spingono nelle zone delle lagune e delle valli sul litorale di Jesolo e Caorle perché non trovano molto da cacciare. Per questo motivo abbiamo già diverse squadre sparse sul territorio pronte a elevare i verbali, e ci saranno anche nel fine settimana. I controlli sono serrati e non faremo sconti a nessuno perché il fenomeno del bracconaggio deve essere stroncato sul nascere». (g.ca.)

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