Foto osé di una sedicenne moglianese sotto inchiesta
MOGLIANO. Grossi guai per un 18enne di Mogliano Veneto, A.S., finito nella maxi inchiesta per pedopornografia guidata dalla procura di Catania che ha fatto scattare perquisizioni e sequestri in 16 province italiane.
Tra i 20 indagati c’è infatti anche lui, minorenne all’epoca dei fatti. È accusato infatti di aver scaricato le immagini osé che circolavano all’interno di una rete di contatti collegati a persone che riuscivano ad adescare ragazzine per convincerle poi a realizzare immagini intime che venivano cedute e condivise attraverso internet, i social network e sistemi di messaggistica come WhatsApp.
«La rete in questione era collaudata ed estesa» sottolinano gli investigatori che si occupano del caso. A scoprire tutto la polizia postale di Catania che ha avviato le indagini dopo la denuncia dei genitori di una sedicenne che stata anche minacciata e ricattata prima di trovare il coraggio di confidarsi con i suoi. La Polizia postale ha suonato a casa del 18enne nei giorni scorsi, passando al setaccio la stanza, i telefonini e il personal computer che è stato sequestrato e messo sotto esame.
Stessa sorte, in provinciadi Treviso, è toccata a un 37enne di Pieve di Soligo, N.A., la cui abitazione è stata perquisita dalla postale ma senza che fosse rinvenuto alcunchè. Il diciottenne moglianese è accusato di detenzione e diffusione di materiale pedo-pornografico, mentre il 37enne di Pieve di Soligo solo di detenzione. L’indagine è stata complessa, anche perché si è dovuta confrontare con nuovi sistemi informatici di scambio dati difficilmente decifrabili come WhatsApp.
L’indagine, oltre alla Marca e al capoluogo siciliano, hanno riguardato le province di Siracusa, Ragusa, Palermo, Caltanissetta, Reggio Calabria, Potenza, Avellino, Roma, Reggio Emilia, Lucca, Milano, Torino, Cuneo. La polizia postale di Venezia ha fornito supporto tecnico e logistico ai colleghi siciliani. A dimostrazione di quanto virali fossero diventate non soltanto le foto della sedicenne siciliana ma anche, purtroppo, altri scatti pornografici che ritraevano ragazze minori.
Ora si attendono i risultati delle indagini sul materiale sequestrato a Mogliano, ma anche nel resto d’Italia dalla procura distrettuale per i minori di Catania e dall’azione della Polizia postale.
Da chiarire poi quale potrebbe essere l’esito della vicenda per il 18enne di Mogliano che all’epoca in cui scaricò le immagini aveva ancora tra i 16 e i 17 anni. Gli investigatori stanno cercando ancora di ricostruire tutta la rete di circolazione delle immagini.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia