«Dialogo con i turchi ma non negazionisti»

CAMPONOGARA. «Siamo pronti al dialogo con tutti compreso l’ambasciatore turco Murat Esenli: se vorrà dire la sua è benvenuto nel nostro Comune. Non siamo poi certo contrari alla comunità armena e...

CAMPONOGARA. «Siamo pronti al dialogo con tutti compreso l’ambasciatore turco Murat Esenli: se vorrà dire la sua è benvenuto nel nostro Comune. Non siamo poi certo contrari alla comunità armena e alle sue istanze, visto che proprio per rinsaldare il legame che ci unisce a quelle terre, il 9 giugno dedicheremo una giornata di festeggiamenti ad hoc». È un sindaco Gianpietro Menin combattivo dopo le polemiche che si sono scatenate a Camponogara per la sospensione, in Consiglio comunale, della mozione contro la condanna del genocidio armeno.

Mozione che era stata presentata dai gruppi di opposizione ma sulla quale il sindaco ha preferito prendere tempo dopo una lettera speditagli dall’ambasciatore turco in Italia, che lo invitava a non formulare alcuna condanna. La posizione ufficiale del governo turco, è che le morti degli armeni del 1915 (si stima un milione e mezzo di morti) ad opera dell’esercito turco non possono essere considerate “genocidio”. Ma l’Italia e L’Ue hanno riconosciuto il genocidio armeno.

Vartan Giacomelli, rappresentante dell’associazione Italia-Armenia ha invitato il sindaco ad informarsi.

Camponogara, ricorda il sindaco Menin, è legata all’Armenia da decenni anche grazie alle azioni di gemellaggio e solidarietà portate avanti dall’ex assessore Alber Macychian.

«La mia», dice Menin, «non è una posizione negazionista del genocidio armeno. Ho voluto solo dire che prima di formulare un atto, che tra l’altro va proposto con un ordine del giorno e non una mozione, serve coinvolgere la popolazione con la presenza di più voci ed esperti, se vuole anche l’ambasciatore turco. La nostra è una città plurale e democratica aperta al dialogo». (a.ab.)

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