«Dall’Nsu nel 1955 ai camping a cinque stelle»

Presentato ieri a palazzo Balbi i due volumi con la storia della località di Piero Santostefano

CAVALLINO. «Dai parchi di campeggio ai camping a cinque stelle. Nascita e sviluppo del distretto turistico di Cavallino-Treporti, 1955-1984» è il titolo dell’ultima fatica editoriale dello ricercatore storico del litorale Piero Santostefano stampata dalle Grafiche Nardin in due corposi volumi, presentata ieri a palazzo Balbi.

L’opera colossale commissionata da Assocamping, associazione di categoria che riunisce il comparto dei campeggi, è la più completa e approfondita mai realizzata finora sulla storia e l’evoluzione turistica del distretto di Cavallino-Treporti località balneare riconosciuta a livello europeo come la capitale del turismo all’aria aperta. «Per realizzarla», ha snocciolato Santostefano, «ci sono voluti 4 anni durante i quali ho consultato 41 faldoni di buste dell’allora Ente per il Turismo, 24 faldoni di pratiche urbanistiche rintracciate fra Venezia e Mestre, 364 fascicoli edilizi, 45 mila pagine di cronaca veneziana dei quotidiani locali, numerosi volumi della camera di commercio con un elenco di 150.000 aziende, 500 pagine di verbali della Giunta comunale di Venezia, una cinquantina di interviste a vari operatori turistici che hanno fatto la storia del litorale ed ancora operativi. In più sono state utilizzate ben 1.520 immagini storiche, l’opera è corredata da 2.600 note circa, per un’appendice documentaria con 26 documenti ed un prezioso indice dei nomi con 2.200 voci». «Il momento cruciale fu la nascita dell’Nsu, attuale Union Lido, nel 1955», ha aggiunto Santostefano, «ho avuto il piacere di lasciare una testimonianza scritta della vita di pionieri del turismo, alcuni da poco scomparsi, come Fernando Marinello, Renzo Nardin e Tullio Bainado. Ho raccolto storie irripetibili come quella della locanda Valdor». «Il libro in due tomi», hanno spiegato i presidenti di Assocamping e Faita Veneto, Armando Ballarin e Maurizio Vianello, «nasce con l’intento di istruire le giovani generazioni di operatori turistici sul loro passato». «Punteremo», ha auspicato il vicesindaco Francesco Monica, «a creare un corso ad hoc del patentino dell’ospitalità sui contenuti dell’opera».

Francesco Macaluso

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