Bracconieri scatenati in laguna: "Strage di covate"

La denuncia di ambientalisti e cacciatori: "Uccise decine di anatre nel periodo di cova e allevamento dei piccoli che sono così condannati a morire". In venti casi i bracconieri non hanno nemmeno raccolto gli animali uccisi abbandonandoli sul terreno
MIRA. Bracconieri scatenati nell'area della laguna sud nell'ultimo fine settimana. A segnalare gli episodi sono stati esponenti di associazioni ambientaliste e di quelle dei cacciatori. Sono state trovate una ventina di anatre abbattute nell'area di Giare e Lugo: erano abbandonate sul terreno senza essere raccolte. 
Il fatto è stato segnalato alle autorità competenti. Questo tipo di azioni, al di fuori ormai del periodo di caccia e in pieno periodo di riproduzione, vengono compiute  da bracconieri che arrivano in laguna sud a bordo di barche e barchini da Chioggia o altre zone di Venezia ed isole. Si tratta di persone che conoscono molto bene le caratteristiche del terreno e che quindi si muovono con disinvoltura all'interno delle barene. 
«È una situazione che denunciamo da diverso tempo», spiegano i cacciatori regolari, «una vera e propria mattanza perché questi esemplari uccisi non potranno più covare le uova o allevare la prole. Uccidendo i genitori condannano a morte certa anche i piccoli. Questi bracconieri poi minacciano chi come noi svolge l'attività venatoria rispettando completamente le regole. Servono più controlli anche da parte della polizia provinciale in questa zona della laguna».
In passato, infatti, i bracconieri hanno intimidito in modo pesante chi li aveva denunciati sfasciando barche e ricoveri. 
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