Attacco d’asma, muore chef di 22 anni
QUARTO D’ALTINO. Due grandi occhi azzurri, la passione per la cucina, che era diventata anche il suo lavoro, e una smisurata voglia di vivere e far sorridere chi gli stava accanto. Se ne è andato lunedì sera Simone Maniglia, a soli 22 anni, dopo aver lottato nove giorni all’ospedale dell’Angelo tra la vita e la morte, per superare l’arresto cardiaco che lo aveva colpito in seguito ad un forte attacco d’asma. Originario di Gela, Simone ha sempre vissuto a Quarto, in via Adige, con la famiglia e la sorella più grande, Giusy. Era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Mestre, dove è deceduto.
Entusiasta, impegnato, aveva studiato all’istituto alberghiero Massimo Alberini di Villorba. Poi aveva trovato lavoro come cuoco a Murano, al Lagare Hotel. Venerdì 14 marzo, non appena staccato il turno di mezzanotte si era recato da un amico a Mestre, poi avrebbe aspettato la sua ragazza, una storia nata da poco, che lavora in un hotel sempre a Venezia e sarebbero tornati a casa insieme.
E invece quell’attacco fortissimo d’asma, malattia con la quale conviveva da quando era bambino. Un episodio tanto violento da farlo sentire male. Accompagnato dall’amico in ospedale, è stato colto da un arresto cardiaco. I medici hanno tentato di rianiamarlo, hanno fatto l’impossibile. Ma le sue condizioni sono apparse subito gravi, troppi i minuti in cui il cuore è rimasto senza battere.
È stata tentata la strada del coma farmacologico. Nei successivi nove giorni i familiari sono rimasti al suo capezzale, nella speranza che il suo corpo reagisse. La sua bacheca Facebook è stata invasa dai messaggi degli amici, che gli facevano forza. Lunedì all’ora di pranzo è spirato. I funerali si svolgeranno venerdì alle 15. Anche il sindaco di Quarto, Silvia Conte, ha voluto scrivere di suo pugno un messaggio per la famiglia. I parenti hanno acconsentito a donare gli organi del giovane cuoco. Venerdì in tantissimi parteciperanno al rito funebre.
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