"Amministra pagina Fb con materiale pedopornografico". Segretario Pd sospeso
Davide Miele, responsabile del partito a Martellago accusato da Selvaggia Lucarelli. La responsabile metropolitana del partito lo "congela"
MARTELLAGO. Davide Miele, segretario del Pd di Martellago, è stato sospeso dal partito. Lo ha fatto Gigliola Scattolin, alla guida del Partito Democratico metropolitano, dopo che in mattinata il 35enne era finito nel mirino della giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli sulla sua pagina Facebook. L’accusa: amministrare una pagina del social network (“Acazzoduro”) con collegamenti a dei siti pedopornografici.
«Vorrei scrivere un pezzo lungo e approfondito» si legge «sulla questione Bibbia 3.0 e sto cercando le ragazze coinvolte. Quelle che hanno voglia di parlare, raccontare, denunciare anche (e immagino soprattutto) in forma anonima. Sono stata già contattata da un paio di voi che stanno vivendo un faticoso ma abbastanza rapido iter giudiziario e mi piacerebbe mettervi in contatto, se qualcuna di voi lo desidera. Nel frattempo mi domandavo come mai uno degli amministratori della pagina Acazzoduro che a suo tempo è stata (ed è) tra le pagine sospettate di aver diffuso i contenuti pedopornografici della Bibbia mi minacci pubblicamente. Mi domando anche come si concili la sua attività di segretario del Pd di Martellago con l’amministrazione di una pagina simile, con le minacce (la cui origine mi è sconosciuta) alla sottoscritta (che vuol dire ogni cosa a suo tempo?) e soprattutto coi contenuti del gruppo chiuso che per esempio incitano a stuprare ragazzine di 13 anni. Qui sotto un esempio di contenuto estratto dal gruppo chiuso “Acazzoduro” postato da un utente della pagina. Cose di cui gli amministratori non si accorgono purtroppo. Magari Miele era a una riunione del Pd, chissà».
Miele, interpellato sulla vicenda, si è detto estraneo ai fatti, facendo presente come le foto siano state subito cancellate. L’avvocato difensore, Gabriele Nordio, ha parlato di «ripercussioni legali per la giornalista e chiederemo una rettifica per quanto avvenuto».
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