A Campolongo il campo di lavoro sui beni confiscati alla Mala del Brenta
CAMPOLONGO. A Campolongo Maggiore dal 27 luglio al 3 agosto 40 ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia lavoreranno per restituire alla comunità i beni confiscati alla Mala del Brenta. Il Campo è organizzato dal MoVI (Movimento di Volontariato Italiano) federazione regionale del Veneto in collaborazione con l’amministrazione comunale di Campolongo Maggiore e l’associazione «Libera» della Riviera del Brenta.
Grazie alla legge 109/1996 che permette il riutilizzo sociale dei beni sottratti alla criminalità organizzata migliaia di volontarie e di volontari scelgono ogni anno di fare un’esperienza di impegno civile, di volontariato e di formazione prendendo parte ai campi di lavoro sui terreni confiscati alle mafie e gestiti da forme organizzate della società civile (cooperative sociali, associazioni di volontariato, etc.). Segno questo, di una volontà diffusa di essere protagonisti e di voler tradurre questo impegno in azioni concrete di responsabilità e di condivisione. L’obiettivo principale dei campi di lavoro sui beni confiscati alle mafie è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e sulla giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si dimostra così, che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà.
Nel 2012 sono stati realizzati 30 campi, per un totale di 6000 giovani volontari che hanno lavorato sui beni confiscati per restituirli alle comunità locali, per ricostruire cittadinanza. I campi rappresentano un’esperienza estiva che sempre più spesso è solo l’inizio o è già parte di un percorso più ampio che i giovani intraprendono nel cammino della legalità, della consapevolezza e dell’impegno nella lotta alle mafie.
Ad oggi ammontano a poco meno di 13.000 i beni immobili confiscati alle mafie in tutt’Italia di cui 88 in Veneto. Nella sola provincia di Venezia i beni sottratti in seguito a procedimenti giudiziari sono 34, di cui oltre un terzo nel solo territorio comunale di Campolongo Maggiore. Tutti i beni confiscati a Campolongo Maggiore sono riconducibili all’attività criminale della Mala del Brenta.
Il campo vedrà il coinvolgimento diretto di 40 volontari provenienti da tutt’Italia e sarà realizzato tra il 27 luglio ed il 3 agosto. I ragazzi, che si trasferiranno per una settimana a Campolongo Maggiore, fisicamente a lavorare su alcuni dei beni confiscati alla Mala del Brenta per renderli pienamente fruibili alla cittadinanza. Parte importante del campo è dedicata alle attività formative ed agli incontri con testimoni impegnati sul fronte della legalità e della giustizia sociale. Sarà dato molto spazio ad attività di animazione territoriale con attività serali volte a promuovere la presenza dei volontari sul territorio. La struttura all’interno della quale alloggeranno i volontari è la palestra della scuola media di Campolongo Maggiore. Una giornata del campo verrà dedicata alla visita di buone pratiche di cittadinanza responsabile sul territorio regionale: associazioni di volontariato, cooperative, impegnate nel rispetto dei diritti di cittadinanza e nella loro piena attuazione.
I volontari del campo saranno i narratori, la memoria storica di questa iniziativa attraverso i diari di bordo giornalieri, gli album fotografici e i video realizzati.
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