Traffico acqueo: due mesi di prova per il Barcavelox, non staccherà multe

La sperimentazione partirà con la modifica al regolamento comunale. Il comandante Marco Agostini: «Testiamo l’efficacia»

Camilla Gargioni

Un periodo “bianco” di sessanta giorni per mettere alla prova il barcavelox, il sistema “Si.Sa”di 55 telecamere installate per il monitoraggio dei canali comunali. Ma, per poterlo fare, serve recepire la legge nazionale che consente questa sperimentazione, modificando il regolamento per la circolazione acquea nel Comune: infatti, la nuova norma statale permette di utilizzare sistemi automatici di rilevazione delle violazioni di limiti di velocità in acqua, purché vi sia l’omologazione. E, per ottenere quest’ultima, serve la sperimentazione. «Verrà inserito un comma, l’1 bis, per cui la misurazione della velocità in acqua potrà essere effettuata tramite utilizzo di apparecchiature elettroniche omologate e in corso di omologazione», ha spiegato in commissione consiliare l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce.

L’iter amministrativo

«Abbiamo formulato l’istanza di omologazione al Ministero lo scorso 5 marzo», sottolinea l’assessore con delega al Traffico acqueo Michele Zuin. La pratica ora è avviata e la sperimentazione potrà avvenire a due condizioni: la prima è la modifica del regolamento comunale, la seconda è un passaggio in conferenza dei servizi perché il testo arrivi anche agli altri enti che hanno competenza sulle acque. «Il sindaco ha preannunciato poi che ci saranno di nuovo gli Stati Generali, in cui verranno coinvolte tutte le categorie», ricorda Zuin.

Il periodo di prova in bianco, quindi senza multe, servirà proprio a testare l’efficacia degli strumenti. «Il SiSa è come il Tutor in autostrada, ci sono 59 tratte», spiega il comandante della polizia locale Marco Agostini, «il periodo in bianco servirà proprio per provare l’efficacia degli strumenti».

Il punto sul moto ondoso

Il nuovo comma da inserire nel regolamento comunale, quindi, servirà a introdurre una integrazione tecnica che permetterà la sperimentazione. A inizio maggio, poi, saranno convocati gli Stati Generali della Città sulla mobilità acquea e il moto ondoso (come era già accaduto nel novembre con la partecipazione dei rappresentanti di autorità, enti, istituzioni e tutte le associazioni di categoria e sportive, operatori, concessionari coinvolti in ambito lagunare per condividere istanze e proposte operative legate appunto al moto ondoso e al barcavelox.

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