L'unico indagato (e assolto) per gli attentati organizzati dalla mente che ha colpito donne e bambini del Nord Est racconta la sua verità: "Era un militare stranieri di stanza qui". Ma il sindacato di polizia gli risponde a muso duro: "A Zornitta è andata bene". Dopo l'indagine su di lui le esplosioni sono finite