«Zona Boca? Mi suona proprio bene»

MESTRE. Renato Cesarini trema, la sua famosa “zona” rischia di cambiare padrone. Gol quasi allo scadere, una prerogativa dell’oriundo argentino nato a Senigallia, adesso c’è un veneziano di Castello che punta a prendere il suo posto, Riccardo Bocalon. L’attaccante del Venezia divenne famoso quando realizzò il gol al 90’ al Bentegodi che spedì il Portogruaro in serie B, a giugno infilò al Mecchia la rete che garantiva quanto meno i supplementari al Venezia nella finale contro il Monza. In questa stagione Riccardo Bocalon si sta superando: Vicenza (81’), Reggiana (90’) e Pro Vercelli (89’) sono state battute o raggiunte da un gol del centravanti del centro storico. A Grosseto, in Tim Cup, era andato a segno al 31' del secondo tempo. «Zona Boca? Suona bene, i numeri dicono che mi sto specializzando nei gol negli ultimi dieci minuti», ribatte ridendo Riccardo Bocalon, «ma prometto che cercherò di segnare prima. Me l’ha chiesto anche un tifoso che ho incontrato al club Alla Vigna martedì sera, vedrò di far soffrire meno chi ci segue». Una prerogativa che sta travalicando i confini della laguna. «Sì, è vero, adesso anche gli avversari stanno prendendo sul serio questa sequenza di gol alla fine. Domenica il terzino Scaglia, mio compagno al Treviso, mi ha detto sorridendo che devo smetterla». E dopo ogni gol quella corsa a braccia aperte. «Non avremmo meritato di perdere contro la Pro Vercelli, che reputo la squadra più forte del girone, sicuramente a livello di esperienza. E noi abbiamo giocato alla pari, rischiando anche di andare in vantaggio con il calcio di rigore avuto a disposizione. Alla fine la Pro Vercelli ha segnato con mezzo tiro in porta».
Venezia quasi sempre costretto alla rimonta. «Anche in questo caso i numeri sono espliciti, dovremo cambiare questa tendenza perché quando arriveranno le partite che contano, non sarà sempre agevole rimontare, e noi abbiamo dimostrato di saper tenere un vantaggio». Seppur accaduto solo a Pavia e Carrara, mai in casa. «Il fattore campo deve diventare, come lo è sempre stato, un nostro fattore di forza». Domenica trasferta a Como. «Squadra temibile, costruita per andare ai playoff, con un attaccante, come Le Noci che conosco dalla militanza in comune alla Cremonese, fuori categoria per la Prima Divisione».
D’Appolonia e Battaglia fermi fino a martedì prossimo, gli accertamenti hanno evidenziato una minima lesione tra quadricipite e adduttore per Di Bari. Ieri non si è allenato nemmeno Cori, costretto a letto dall’influenza.
Michele Contessa
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