Zironelli: «Gli obiettivi? Lavorare sodo e crescere»
CALALZO. Che a Mauro Zironelli non piacesse fare promesse o rilasciare dichiarazioni battagliere prima di aver studiato a fondo la sua squadra era già chiaro dal primo giorno in cui ha accettato la panchina del Mestre dopo aver chiuso l'esperienza con l'Altovicentino, ma, ci fossero ancora dubbi, il tecnico di Thiene ha voluto precisarlo anche prima del ritiro in Cadore e con i ragazzi carichi del lavoro di solo alcuni giorni svolto al Baracca. «Non mi sono mai fissato obiettivi, adesso il mio unico pensiero è fare del Mestre una compagine che cerchi sempre la vittoria su ogni campo», le sue parole. Anche la società non si sbilancia sugli obiettivi, lo stesso presidente Serena il giorno della presentazione ufficiale alla domanda su cosa ci si poteva aspettare da questi ragazzi aveva risposto con un sorriso. Mauro Zironelli, sulla falsa riga di Serena, non parla né di promozione né di playoff. Base di partenza per tutto: sacrificio, voglia di lottare anche oltre i 90', insomma bisogna saper sputare sangue. Insegnamento che "Ziro" ha già impartito ai suoi già nella prima settimana di lavoro allo stadio Baracca. Adesso è il momento di fare i conti oltre che con i carichi di lavoro anche con l'amalgama del gruppo. Dall’altro ieri i ragazzi del presidente Stefano Serena sono al Park Hotel Bellavista di Calalzo, e già ieri, domenica, si sono subito messi al lavoro agli ordini di Zironelli sul campo di Sottocastello a Pieve.
«Dobbiamo lavorare sodo, tenendo bene a mente l'entusiasmo che abbiamo visto giovedì scorso alla presentazione con i tifosi» sottolinea il tecnico «perché il nostro obiettivo è farlo crescere e crearne sempre di più. In che modo l'ho detto fin dal mio primo giorno, voglio una squadra che si diverta a giocare assieme a calcio, perché questo presupposto ci consentirà di avere i tifosi sempre al nostro fianco». Zironelli a Pieve ha portato 25 giocatori, compresi gli ultimi '97 arrivati in questi giorni, ovvero Andrea Bonetto dal Bassano, fortemente voluto da Zironelli per la difesa e il portiere Andrea Seveso probabile numero 12 dietro a Rossetto.
A giorni atteso il sì definitivo al tesseramento del montenegrino Pavicevic, un '98 dalle belle speranze che tornerà utile con il regolamento che imporrà l'impiego in ogni partita di un '96, due '97 e un '98.
«La società mi ha messo a disposizione la squadra che volevo e li ho scelti perché molti di loro si conoscono per aver giocato insieme o da avversari» chiude Zironelli «il ritiro sarà molto utile per cementare il gruppo. Ci aspetta un'annata importante, ma abbiamo tutti voglia di far bene in questa piazza».
Gian Nicola Pittalis
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