Zennaro ora vince sugli sci «Tutto merito di Tomba»

Scherma. Il maestro del CS Mestre protagonista domenica sulla neve a Falcade «Da piccolo era il mio campione, ma gli slalom non si conciliavano con il fioretto»
Di Simone Bianchi

MESTRE. Vinceva in pedana vent’anni fa con il fioretto, e vince anche sugli sci, adesso. Matteo Zennaro, dopo anni di trionfi nella scherma, nonostante le sue famose ginocchia malandate è riuscito a soddisfare anche la passione per la neve, nata da piccolo ammirando le gesta di Alberto Tomba, e sempre nel segno di un sano agonismo che gli ha permesso spesso di ergersi a protagonista. «Come me, anche Tomba era nel gruppo sportivo dei Carabinieri» racconta Zennaro, «ci siamo conosciuti nel 2009 al Sestriere e parlare di lui è sempre emozionante. Era sensazionale, una atleta fuori dal mondo. Colpa sua se mi è nata la passione anche per lo sci. Lo guardavo a bocca aperta: un fenomeno in gara e, a vederlo, sciare sembrava una sciocchezza. Rendeva tutto facile, semplicemente un mostro. Uno dei più grandi campioni dello sport mondiale».

Conclusa la carriera internazionale del fioretto con un titolo europeo, un argento mondiale e il bronzo olimpico, Zennaro da anni è maestro al Circolo Scherma Mestre dove a lungo fu seguito da Massimo Omeri. Il richiamo della montagna e delle piste da sci, però, si è fatto sempre sentire. E così nei giorni scorsi è arrivato il successo a Falcade in una gara di gigante del circuito Csi. Il primo in questa stagione. «Quando ero piccolo stavo appiccicato al televisore la domenica mattina quando scendeva Tomba, ma lo sci non era conciliabile con il fioretto perché era una disciplina pericolosa per uno schermidore» racconta il campione veneziano, «ho però sempre avuto voglia di imparare a sciare, cosa complicata anche perché la mia famiglia in montagna andava solo d’estate. Mia moglie invece ha sempre sciato, e poi mi è capitato spesso di andare d’inverno: lei sulle piste con gli amici e io in rifugio a prendere il sole per non rischiare le gambe. Dopo i due infortuni alle ginocchia con la scherma ho deciso di ascoltare la passione per la neve e ho cominciato a sciare. Da bravo agonista non ho solo imparato, ho voluto pormi degli obiettivi. Così ho iniziato le gare e con il tempo sono diventato maestro. Sono ancora uno dei tantissimi, ma non sfiguro più agli occhi degli addetti ai lavori e in tanti mi rispettano».

Una passione grandissima, quella di Zennaro, che lo scorso anno lo ha visto iniziare a fare il maestro in Alto Adige nel comprensorio di Obereggen. «Sicuramente le mie capacità di allenatore sono migliori nella scherma, ma quello dello sci è un sogno che a 40 anni mi dà la sensazione di essere ancora un po’ atleta. Con la scherma non mi metto più in pedana, perché non me la sento di gareggiare ancora tra i master. Ma ho trovato un modo per sentirmi sempre atleta».

Nel tempo libero, da settembre a dicembre, un giorno la settimana Zennaro si alza alle 4 del mattino e va in Val Senales per non perdere il ritmo. Durante l’inverno si allena spesso ad Alleghe seguito da Luciano Maggi. «La gara di Falcade? Di livello medio ma ho fatto dei buoni tempi, e ho sciato bene per le mie capacità».

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