XI Venice Challenge La finalissima è Kolar - Feuerstein

MESTRE. La finale che non ti aspetti, con una Save Cup in bilico tra Francia e Slovenia, due Paesi che a Mestre non hanno mai vinto il titolo del singolare. E di fronte due giocatrici che alla vigilia nessuno, forse, si sarebbe aspettato di vedere in lotta per il titolo. Ma il Venice Challenge ci ha abituati alle sorprese, e anche questa undicesima edizione non è stata da meno. Ecco allora che la slovena Nastja Kolar ha inanellato sette successi in altrettante giornate, diventando la prima tennista a raggiungere la finale al Tc Mestre arrivando dalle qualificazioni. Gioco solido da fondo, urletti che non mancano mai ad ogni colpo, e qualche racchetta che ogni tanto prende il volo se le cose non vanno come magari spera. Dall’altra parte la transalpina Claire Feuerstein, rocciosa, convinta e di pochissime parole in campo, segno di grande concentrazione con un diritto mancino che sa far male. La slovena ieri aveva di fronte quella che era diventata la favorita del torneo, la spagnola Beatriz Garcia-Vidagany. Una che per arrivare fino alla semifinale era riuscita perfino a sfatare il tabù della connazionale Cabeza- Candela (testa di serie numero 1) con la quale aveva perso negli undici precedenti. Il primo set è stato dell’iberica (6-3) senza tanti problemi. Nel secondo Kolar ha saputo sfruttare il calo di forza e precisione nella battuta dell’avversaria, avanzando sulla risposta e guadagnando campo. Morale: un 6-2 per la slovena che ha lasciato un po’ perplessi sulla tenuta della spagnola. Il terzo set è stato combattuto, Garcia Vidagany si è anche trovata a poter sfruttare un match point sul 5-4 ma l’ha sprecato. Si è arrivati al tie-break, e qui la Kolar ha divorato la piccola giocatrice valenciana con un sono 7-2. «Mi sentivo bene, ma nel secondo set sono calata molto di intensità e ho pagato a caro prezzo questo problema. Una partita di grande intensità, ma nella vittoria ci speravo davvero» dice la spagnola.
Altra delusa è Stephanie Vogt. La giocatrice del Lichtenstein, già vincitrice del doppio venerdì, è uscita con le ossa rotte dal match contro la Feuerstein. Un periodico 6-4 in cui non è riuscita a dare il meglio, in una partita senza acuti ma nel segno della regolarità della francese. Combattuto solo il quinto game del secondo set: 3-1 Feuerstein, la Vogt ha avuto più occasioni di rientrare, ma non c’è riuscita. Il rovescio mancino a una mano della transalpina ha poi scavato il solco, tenendo a distanza l’avversaria quando ha tentato di rifarsi sotto prima del match point.
Oggi, alle 10.30 cerimonia di presentazione della finale sul campo centrale di via Olimpia. A seguire, la sfida per la Save Cup 2013. Ingresso libero e diretta televisiva sul canale 193 del digitale terrestre.
Simone Bianchi
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