Venicemarathon, un affare per tutti
VENEZIA. Una cosa è certa: se ogni weekend Venezia organizzasse la Venicemarathon, il territorio provinciale sarebbe probabilmente il più ricco d’Italia se non d’Europa. La maratona più affascinante del mondo riesce a creare un indotto che, anche in tempi di crisi come questi, fa invidia ai più importanti eventi internazionali. Lo scorso anno le oltre 18mila e 500 persone coinvolte (partecipanti e accompagnatori) hanno speso in media nell’area veneziana 248 euro a testa, investendo dunque quasi quattro milioni e 500mila euro che, sommati alle spese organizzative dirette, fanno salire questa cifra a più di cinque milioni e mezzo di euro, tutti soldi “ricaduti” in laguna. Un altro milione di euro non è arrivato nel nostro territorio ma fa parte sempre dell’indotto e il tutto in una annata, il 2012, che registra una flessione del 10% della spesa per il crollo dei numeri degli accompagnatori.
La ricaduta della Venicemarathon sul territorio rientra fra gli studi della Camera di Commercio di Venezia che monitora questo dato da undici anni rilevando da sempre l’importanza di una manifestazione il cui brand ha risonanza mondiale. I numeri parlano da soli. Lo scorso anno si sono iscritte alla maratona 8.295 persone (poi molte non hanno partecipato alla gara a causa del maltempo), oltre mille in più rispetto al 2011 (anno in cui il numero chiuso era di 7mila partecipanti). Gli accompagnatori sono stati 10.214, contro i 14.294 dell’anno prima, segno che la crisi ha ridotto il numero di “spettatori”. Secondo l’indagine dell’Ente camerale, atleti, accompagnatori ed espositori hanno speso un milioni e 404 mila euro per il trasporto, due milioni 406mila euro per il soggiorno, 843mila e 700 euro per la ristorazione, 572mile euro per acquisti vari e 280mila euro per visite a mostre o musei. Il Venice Marathon Club organizza anche altri due eventi in periodi diversi dell’anno e pure qui le ricadute per il territorio di riferimento sono importanti. Partiamo dalla Moonlight Venice Marathon di Jesolo che si svolge a maggio: la sua terza edizione, quella del 2013, ha coinvolto 2.720 atleti e 5.147 accompagnatori con un indotto economico superiore al mezzo milione di euro.
Quest’anno, poi, è nato il Venice Running Day di San Giuliano che ha fatto registrare la partecipazione di 1.398 atleti e 2.623 accompagnatori con una ricaduta (spese dei partecipanti e spese organizzative dirette) pari a 12.178 euro. Complessivamente, insomma, nella stagione 2012/2013 le manifestazioni sportive proposte dal Club hanno generato un indotto economico superiore ai sette milioni di euro. Una cifra ragguardevole che porta il vicepresidente della Camera di Commercio di Venezia, Giuseppe Molin, ad augurarsi che «questo tipo di offerta possa allargarsi andando a coprire quei periodi dell’anno che non sono caratterizzati da flussi turistici di rilievo. I benefici per il territorio sono sotto gli occhi di tutti».
Gianluca Codognato
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