Venezia, un buon allenamento con gli sloveni
Punto numero uno: evitare di farsi male. Punto numero due: dare minutaggio a chi finora il campo lo ha visto un po’ meno degli altri e permettere a qualche giocatore di far cambiare idea a Dal Canto. Punto numero tre, anche se amichevole, non secondario, il risultato, perché vincere aiuta a vincere e gli scivoloni è sempre meglio evitarli. Alla fine i tre obiettivi sono stati centrati nella sfida di Scorzè per il Venezia, opposto agli sloveni del Nk Ivancna Gorica, squadra di terza divisione. Non è stato un pomeriggio di gran calcio, ne è uscito un 2-0 che ha dato il meglio di sé nella prima frazione, mentre nella seconda il taccuino si è riempito più di sostituzioni che di cronaca. Dal Canto ha messo in campo una formazione rimaneggiata, risparmiando i cosiddetti titolari e qualcuno, vedi Bocalon, Margiotta, Di Bari, Pasini, Carcuro, non era neppure in panchina. A questil si sono aggiunti l’infortunato Maracchi (giovedì si toglierà il gesso e farà un controllo radiografico) e Cernuto, in permesso. Dal Canto, a differenza del collega sloveno che fa giocare tutti, utilizza solo dodici uomini, togliendo il solo D’Appolonia, autore del secondo gol. Per il resto, schema classico, nessuna variazione tattica, con Franchini libero di muoversi dietro il tandem D’Appolonia-Cori. Proprio Franchini è uno dei più attivi, perché, rigore a parte, si è mosso bene, è andato al tiro e si è reso protagonista anche nella seconda rete, facendo velo e permettendo a D’Appolonia di fare secco Bozic. Insomma, Franchini c’è, mentre la difesa, comunque attenta, non ha dovuto erigere muri per respingere le avanzate slovene: non a caso, Fortunato si è limitato a qualche uscita ma alla voce parate figura un bello zero. A secco Cori ma ha avuto il merito di procurarsi un rigore al 26’ , quando Pilipovic, da terra, gli ha respinto con un braccio il diretto in porta. L’attaccante ha avuto anche la possibilità di fare il terzo gol in chiusura di partita, ma il suo diagonale dalla sinistra è finito fuori. Ecco, questo ha offerto l’incontro nella ripresa, con il Venezia che ha sì manovrato ma di vere occasioni manco l’ombra. Piccolo spavento al 90’ per Martinelli finito a terra dopo un contrasto ma niente di grave per il centrocampista, che ha ripreso il gioco. Finisce con neanche un secondo di recupero, fotocopia del primo tempo, e poi via all’inaugurazione dello store in campo San Polo.
Alessandro Ragazzo
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