«Venezia, sei sulla strada giusta»

Calcio Prima Divisione. Entusiasmo e fiducia di Riccardo Bocalon, rilanciato dalle ultime scelte tattiche dell’allenatore
INTERPRESS/TAGLIAPIETRA. 03.11.2013. CALCIO. UNIONE VENEZIA-REGGIANA. BOCALON
INTERPRESS/TAGLIAPIETRA. 03.11.2013. CALCIO. UNIONE VENEZIA-REGGIANA. BOCALON

VENEZIA. «Fa un bellissimo effetto vedere il Venezia al terzo posto in classifica, ma non voliamo troppo con i sogni». Il suo gol allo scadere contro la Reggiana ha permesso al Venezia di balzare in terza posizione prima della sosta, terzo gol stagionale per Riccardo Bocalon dopo quelli infilati a Vicenza e Carrarese. Gol pesanti che hanno schiodato le partite dalla parità (Carrarese e Reggiana) oppure ristabilita la parità (Vicenza). E contro la Reggiana, Bocalon, è finalmente partito dal primo minuto con Cori. «Credo che il modulo adottato nell’ultima partita, il 4-3-1-2, sia quello più adatto alle nostre caratteristiche. Calamai sa destreggiarsi bene come trequartista alle spalle delle punte, un ruolo che aveva assolto anche a Viareggio, Gallo ha dimostrato di poter giocare benissimo anche in un centrocampo a tre, che consente a Maracchi di inserirsi in avanti con Giorico o Taddei che possono giostrare davanti alla difesa. Questo modulo può sostenere due attaccanti come me e Cori, c’è maggior equilibrio alle nostre spalle».

Un tandem che ha realizzato 8 dei 13 gol del Venezia. «Per un attaccante sapere che il tuo centravanti prende l’80% dei palloni aerei, è un vantaggio pazzesco, poi a me piace sganciarmi e partire in velocità. Tre gol? Sono contento, anche perché bisogna misurarli in base al minutaggio avuto. Sono sulla stessa media dell’anno scorso, più o meno uno ogni due partite». Una rete sotto la curva Sud. «Il 2-2 segnato al Monza nella finale promozione di Portogruaro ha scatenato emozioni pazzesche, anche perché eravamo agli sgoccioli del match ed era in palio il salto di categoria. Segnare il gol decisivo sotto la curva dove sono stato tante volte a tifare per il Venezia, ha provato lo stesso un bel sussulto».

Dieci reti in casa, solo tre in trasferta per il Venezia. «Solo un caso, non ci sono problemi in trasferta dove abbiamo tenuto testa all’Entella, vinto a Pavia e Carrara. A Busto Arsizio abbiamo perso per un episodio, ma anche con la Pro Patria le due-tre occasioni più grosse sono state del Venezia». Cinque gol subiti nella prima mezzora, sei reti realizzate nell’ultima, un altro dato da analizzare. «Questa è una squadra di gran carattere, altrimenti non avremmo rimontato tante volte lo svantaggio. Non deve però diventare un’abitudine, soprattutto in previsione di un nostro aggancio ai playoff dove di solito chi segna per primo ha grandi chance di vittoria. Stiamo bene fisicamente, il professor Munzone lo avevo avuto anche al Portogruaro e pure in quel campionato la squadra aveva rimontato o vinto spesso nel finale. In tutte le partite negli ultimi 15’-20’ riusciamo a prendere il sopravvento sul piano fisico e atletico».

Una nota negativa invece sta nello scarso numero di spettatori, pochi intimi per il ritorno al Penzo. «La giornata non ha favorito l’affluenza del pubblico. Vuol dire che ci penseremo noi, a suon di risultati, a invogliare la gente a venirci a vedere...».

Michele Contessa

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