Venezia, per l’attacco ecco Bocalon
MESTRE. Il “puntero” arriva dall’Arsenale: Riccardo Bocalon è da ieri pomeriggio un giocatore del Venezia. Ventitre anni il 3 marzo, veneziano del centro storico, ha indossato fino a lunedì la casacca dell’Alto Adige, in Prima Divisione, ma il suo cartellino è ancora dell’Inter fino al 2014. Cresciuto nelle giovanili del Favaro, arrivando fino agli Allievi Nazionali allenati da Giovanni Trevisanello, Bocalon è poi passato al Treviso, prima di entrare nell’orbita dell’Inter («Ho fatto un anno con la Primavera, in quella squadra c’erano Destro, Napoli, Obi»). Dalla Marca al Lemene, due stagioni al Portogruaro, diventando uomo-copertina con il gol vittoria allo scadere, al Bentegodi, nella partita contro il Verona che spalancò ai granata le porte della serie B. Nel gennaio del 2011 termina a Viareggio, dove conosce Gazzoli (14 presenze, 5 reti), mattatore nella finale playout con il Cosenza, abbattuti dalla tripletta dell’attaccante veneziano. Bocalon ha poi giocato con Cremonese, Carrarese, Carpi (arrivando a giocare la finale promozione in serie B contro la Pro Vercelli) e Alto Adige (6 gettoni, andata e ritorno con AlbinoLeffe e Pavia, poi Tritium e Portogruaro). Complessivamente ha 17 presenze in serie B e 77 (con 14 reti) in Prima Divisione. Formerà con Davide D’Appolonia una coppia di attaccanti “made in Venice” («Avrò la fortuna di giocare accanto a Godeas, da lui posso imparare tantissimo. Conosco anche Bertolucci e D’Elia, che sono stati miei compagni uno a Viareggio e l’altro a Portogruaro»). Riccardo Bocalon ha smaltito il grave infortunio che l’ha bloccato a inizio settembre: la frattura del perone alla fine della gara con il Pavia lo ha tenuto lontano dalla partita per due mesi, visto che è rientrato il 9 dicembre, andando in panchina nella vittoriosa trasferta di Lecce, trovando il tempo per realizzare il gol-vittoria degli altoatesini contro il Portogruaro. «È la prima volta che indosso la maglia arancioneroverde, da veneziano si può capire facilmente quanti stimoli possa avere» osserva Riccardo Bocalon, «sono stato prima di tutto un tifoso, all’epoca di Zamparini. Ero piccolo, ma ricordo le partite che andavo a vedere allo stadio e le promozioni in serie A». L’infortunio è ormai un brutto ricordo. «Sì, adesso sto bene fisicamente. Non ho giocato molto, normale essendo reduce da un infortunio, ma è solo il ritmo partita che un po’ manca». Venezia alla rincorsa di un posto nei playoff. «Ci aspetta uno scontro diretto molto importante già domenica, siamo a Venezia ed è giusto che i tifosi si aspettino molto dalla squadra. Io arrivo con grande entusiasmo e vincere qualcosa qui sarebbe più bello che da ogni altra parte».
Michele Contessa
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