«Venezia, ora trasforma la delusione in rabbia»
MESTRE. La scoppola con la Carrarese ha lasciato il segno, troppo “fresca” la sconfitta di domenica, ma tra i giocatori del Venezia serpeggia già la voglia di reagire. Fin da domenica contro la Pro Patria, ancora un appuntamento in quel Penzo che da fortino invalicabile si è trasformato in prato di razzia per gli avversari. Con la Pro Patria servirà una vittoria, o quanto meno una prestazione di livello superiore a quella offerta contro la Carrarese, che ha innescato fischi e contestazioni dalle tribune, il faccia a faccia con i tifosi della curva sud e la replica di capitan Di Bari negli spogliatoi.
«Vito è un tipo sanguigno», ha sottolineato il direttore sportivo Andrea Gazzoli, «è stato in piazze calde come Taranto e Reggio Calabria, ha detto quello che pensava in quel momento e non ha offeso nessuno. Il Venezia non si è espresso sui livelli che ci si attendeva, credo che tutti ci aspettavamo una prestazione ben diversa, però mi sembra che le critiche siano esagerate per il cammino che ha avuto la squadra fino adesso. Comunque è un capitolo chiuso, noi stiamo già pensando alla Pro Patria, tanto non possiamo più cambiare il corso degli eventi di domenica».
Fine partita con la parentesi del colloquio tra la squadra e i tifosi della curva sud. «È già successo, non c’è niente di particolare». E poi i fischi da distinti e tribuna. «Il pubblico che viene allo stadio ha il diritto di esprimere il proprio disappunto se non è soddisfatto delle sue aspettative. Mi sembra però che si chieda tanto, si crea un clima di nervosismo eccessivo, che può anche diventare un condizionamento». Domenica il Venezia ritorna a giocare al Penzo contro la Pro Patria: bene o male?
«Bella domanda», replica Gazzoli, «in questi giorni dovremo trasformare la delusione in rabbia positiva per poter riscattare immediatamente la sconfitta con la Carrarese. Siamo perfettamente in linea per centrare l’obiettivo dei playoff». L’impressione è che il Venezia durante la sosta possa aver caricato sul piano atletico per il rush finale.
«Quando si ferma il campionato, siamo abituati a lavorare molto, sfruttando la sosta, magari anche questo può aver inciso, la riprova la avremo domenica».
Ieri la squadra si è ritrovata al Taliercio, fuori gioco Maracchi, in ripresa Dossena, lavoro a parte per Martinelli, condizionato da un affaticamento muscolare. Nessun giocatore del Venezia e della Pro Patria sono stati squalificati dal giudice sportivo, che ha confermato l’entrata di diffida di Vito Di Bari e Nicola Pasini.
Michele Contessa
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