Venezia, Lauria in dubbio per la sfida con il Forlì
MESTRE. Il volo del Venezia si è fermato a Bellaria. Imprevisto e inatteso, ma ci può stare dopo nove partite e 23 punti incamerati. Per una squadra in perenne rincorsa, però, è stato sufficiente il primo stop della gestione Sottili per veder rimescolate le carte e rimesso in discussione l’accesso ai playoff. L’ultimo turno ha rivoluzionato la classifica, il Bassano sembra la squadra più accreditata al salto immediato in Prima Divisione, il Monza è in agguato, mentre il Castiglione si è risvegliato dal torpore. Venezia che deve fare i conti, oltre che con la sconfitta, anche con un quadro piuttosto critico in previsione della gara con il Forlì che al Penzo spenderà l’ultima cartuccia per rientrare in zona playoff: Jefferson, Carloto e Franchini sono out, Miale rimane un punto interrogativo, Lauria è uscito in barella dallo stadio romagnolo, Princivalli è da valutare, inoltre Cabeccia e Taddei (all’undicesimo cartellino giallo della stagione) saranno squalificati. È una fortuna che il Venezia sia uscito dal mercato di gennaio con un roster lungo. Giornata a letto per capitan Fabio Lauria, moderatamente ottimista anche se la sua presenza con il Forlì sembra problematica. «Io ci provo» spiega il trequartista, «ma un’idea più precisa la potremo avere tra 48 ore. Per fortuna le radiografie hanno escluso fratture o distorsioni alla caviglia destra, che si è gonfiata e ieri non riuscivo nemmeno ad appoggiare il piede a terra. La dinamica? Semplice. Ho fatto uno scambio con D’Appolonia, il passaggio in profondità era leggermente arretrato, sono rimasto con la gamba indietro e il giocatore del Bellaria ha portato via pallone e piede. Non riuscivo a reggermi da solo, tanto è vero che sono uscito in barella». Una rapida doccia, poi la corsa in ospedale. «Niente di grave, per fortuna, tanto che sono ritornato a Mestre con i compagni». Finché è rimasto in campo, il Venezia era in vantaggio. «Solo un caso, anzi non è nemmeno vero» minimizza Lauria, «quando il Bellaria ha pareggiato ero ancora sulla barella, è andato in vantaggio che ero ancora disteso fuori campo. L’ho capito dai due boati, poi mentre ero sotto la doccia ho sentito il terzo… Credo che si tratti di un episodio, il Venezia aveva iniziato come sempre, è andato in vantaggio, sfiorato il raddoppio e non subito niente finché ho visto la partita, poi non posso giudicare». (m.c.)
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