«Venezia, la rivincita di quella retrocessione»

MESTRE. «La Reyer è favorita per la finale, non lo dico da ex, ma avendo visto le due squadre all’opera. Anche nel momento peggiore di gara-2, la Reyer è riuscita a effettuare una rimonta eccezionale. Ha qualcosa in più che deve sfruttare».
Franco Binotto, 44 anni, è cresciuto nel settore giovanile granata, da Montebelluna alla laguna alla fine degli anni Ottanta con 7 stagioni alla Reyer tra il 1988 e il 1995, ogni tanto si rivede al Taliercio, anche nei playoff. «Ho visto gara-1 e gara-5 dei quarti con Cantù, poi gara-2 con Reggio Emilia: la Reyer è una squadra vera, con un leader indiscusso come Phil Goss, ma tanti giocatori in grado di diventare protagonisti, in queste partite ravvicinate può capitare che qualche giocatore non azzecchi la serata, ma la Reyer ha sempre armi alternative da buttare sul parquet. Anche nella seconda sfida con Reggio Emilia, pur andando sotto anche di 22 punti, ha trovato la forza di riportarsi a un solo punto e se fosse riuscita a mettere la testa avanti, avrebbe vinto anche lunedì».
Reyer mai così in alto in serie A. «Lo sport è fatto di cicli, adesso è il momento della Reyer», spiega Franco Binotto, «e l’onda va cavalcata alla grande finché va nella direzione giusta. La società sta raccogliendo i risultati della semina effettuata nelle stagioni precedenti, ha allestito una squadra di giocatori intelligenti, forti tecnicamente e di grande orgoglio. Reggio Emilia non ha Goss, ad esempio, poi i tre mezzi lunghi di Recalcati posso far male a qualsiasi difesa. E poi c’è il pubblico. Ha sempre seguito la squadra con grande passione, ma, a partire da gara-5 con Cantù, ha compiuto un salto di qualità straordinario».
Nell’altra semifinale Sassari è avanti 3-1 sull’Olimpia Milano campione d’Italia. «Un risultato clamoroso, inaspettato alla vigilia, va visto l’andamento delle prime quattro partite meritato. Non sarà facile per l’Armani vincere 3 partite di fila, l’altra sera ho visto una squadra nervosa e nell’ultimo quarto in troppi hanno rinunciato a tirare, delegando solo Gentile. Mancherà anche Hackett, Sassari ha un’occasione forse irripetibile».
Ventisei anni fa, primavera 1989 a Bologna, Franco Binotto subì a… distanza una cocente delusione da parte di Reggio Emilia. «Era l’ultima giornata di regular season, arrivammo a pari punti con Reggio Emilia, ma con il vantaggio degli scontri diretti. Noi perdemmo contro l’Arimo, allora uno squadrone, mai avremmo pensato che gli emiliani avrebbero vinto a Roma, squadra allenata allora da Pero Skansi. Fu una delusione cocente, ricordo ancora i volti distrutti, la cena forzata, il presidente Malusa che non voleva crederci». Binotto si prese la rivincita qualche anno dopo. «Finale promozione in A/2, l’anno in cui salì anche la Reyer contro Rimini. Ero passato a Cantù, vincemmo facile in tre partite. Adesso la Reyer può prendersi in prima persona la rivincita di quella retrocessione subita a distanza».
Michele Contessa
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