Venezia, Dionisi e i suoi primi 40 anni «Mi sposo con Maila poi torno al campo»

Michele Contessa / MESTRE
Sacchi, Zaccheroni e… Dionisi: compleanno in ottima compagnia per il tecnico del Venezia, nato il primo aprile di 40 anni fa ad Abbadia San Salvatore, provincia di Siena, ma residente a Piancastagnaio. Un compleanno vissuto tra le mura di casa, lontano dal Taliercio, senza fischietto, schemi e pallone, lontano anche dagli affetti. «E’ solo una casualità che io sia nato lo stesso giorno di Sacchi e Zaccheroni. Da quando ho iniziato ad allenare, mi ricordano in tanti questa coincidenza, però ce ne passa tra il sottoscritto, ancora agli inizi, e la carriera che hanno costruito i miei colleghi».
Oltre a Sacchi e Zaccheroni, che ha portato il Venezia in Serie B nel 1991, ci sono anche John Elkann, presidente di FCA e di Exor, e Sergio Scariolo, allenatore della Spagna campione del mondo di basket e vice dei Toronto Raptors, tra i nati l'1 aprile.
Come son stati i primi 40 anni?
« Intanto spero che ce ne siano altrettanti. A parte le battute, quando ero giovane, pensavo a dove sarei stato oggi, mai mi sarei immaginato di vivere una situazione del genere. In ogni caso, mi sento ancora giovane, posso dare ancora di più di quanto ho dato finora. Sono soddisfatto di quanto ho costruito sul piano sportivo, arrivare a 40 anni ad allenare in Serie B credo sia un buon trampolino per gli anni a venire, ma anche a livello di affetti sono soddisfatto con una compagna Maila e una figlia Giorgia che adoro. Ho commesso anche degli errori in questo percorso, ma è normale, errori fatti sempre con la mia testa. Nella mia vita c’è anche la separazione dalla mamma di Giorgia, anche questo può far parte del percorso di una persona al di fuori dello sport».
Come hai festeggiato il compleanno?
“Beh, da solo, loro due sono a Varese, ho ricevuto un sacco di auguri. Credo che senza epidemia, sarebbe stato un giorno di lavoro al campo, magari chiuso con una cena. Recupereremo alla fine di questo periodo, anche perché il 10 marzo è stato il compleanno di Maila e il 20 la ricorrenza del fidanzamento».
Primo aprile, qualche Pesce nei ricordi di Dionisi?
«Io sono una persona che ha sempre amato scherzare, adesso un po’ meno, ma quando capita non mi tiro indietro... Non ho mai fatto un Pesce d’Aprile, ma nemmeno ne ho subiti».
Quarant’anni vissuti nel mondo dello sport: la persona a cui ti senti più legato?
«E’ il direttore sportivo del Fiorenzuola, Simone Di Battista. E’ un’amicizia recente, ci siamo conosciuti quando entrambi eravamo al Borgosesia, ma è un’amicizia che va ben oltre all’ambito sportivo, tanto è vero che sarà uno dei miei tre testimoni di nozze».
Matrimonio in arrivo?
«Sì, è nei programmi. Io e Maila avevamo pensato al termine della stagione calcistica, ma in questo momento non possiamo spingerci oltre al quotidiano che stiamo vivendo. La location? In Toscana, a casa mia, anche se loro risiedono a Varese».
E fuori dal campo a chi ti senti maggiormente legato?
«A una persona che non c’è più, a mia mamma. Io devo molto ai miei genitori, all’educazione che ho avuto, ma a mia mamma in particolare. Credo di essere una persona leale e onesta, in questo l’impronta di mia mamma c’è tutta».
Come sarà il futuro?
«Siamo tutti in attesa di nuove comunicazioni, le decisioni non le prendiamo noi, devono essere prese dall’alto». —
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