Venezia: buona la prima, Mantova ko
VENEZIA. Buona la prima per Filippo Inzaghi e il nuovo Venezia. Al Penzo ieri è arrivato il successo per 1-0 sul Mantova nell’esordio in Coppa Italia di Lega Pro. Pochi tifosi sugli spalti, ma del resto c’era da aspettarlo a ridosso del Ferragosto e con una giornata da spiaggia. Prova comunque convincente sotto il profilo del gioco per il Venezia, anche se poi ha peccato di precisione sotto porta, limitandosi a sfruttare solo la punizione di Pederzoli a inizio ripresa.
Inzaghi si è preso la panchina di destra sotto la tribuna centrale, e in tenuta sportiva ha seguito l’andamento della sfida sempre in piedi, andando avanti e indietro nella sua area tecnica, incitando e predicando in continuazione gioco veloce e massima attenzione. Non un tarantolato, per intenderci, ma un allenatore alla caccia dei dettagli e della massima concentrazione. In campo il Venezia ha tenuto le redini del gioco, costruendo molte palle gol e costringendo spesso Maniero a interventi complessi. I principali terminali offensivi sono stati Fabiano e Ferrari, ma con continui inserimenti dei centrocampisti. Venezia che ha sfruttato molto la fascia destra e le sovrapposizioni di Baldanzeddu, esterno difensivo che ha aperto la fabbrica dei cross proponendo in serie palloni invitanti per la testa dei compagni. L’opportunità più ghiotta è finita però sui piedi di Ferrari (15’), per una deviazione al volo sotto misura che però ha trovato la mano destra di Maniero a deviare in tuffo la palla in corner.
Il Mantova, pur con tutte le sue difficoltà del momento, ha cercato di mettere i bastoni tra le ruote come ha potuto agli avversari, ma solo Zammarini ha impensierito Facchin con un tiro dal limite rasoterra, finito in calcio d’angolo al 17’. Un Venezia abile nel fraseggio e nello smarcare gli uomini al limite dell’area, con un Fabiano (schierato sulla destra, ma sempre pronto ad accentrarsi), apparso già in forma. In mezzo Pederzoli ha mostrato classe e controllo delle trame, mentre dietro Malomo e Modolo hanno alzato la diga che finora ha lasciato immacolata la propria porta. Dopo l’intervallo Inzaghi si è concesso anche ad alcuni tifosi per foto e autografi, pronto poi a concentrarsi subito sulla ripresa, proseguita sulla falsariga dei primi 45’.
Venezia sempre propositivo e premiato al 10’ con la rete di Pederzoli, arrivata con una punizione dal limite per fallo precedentemente subito da Fabris. L’azione degli arancioneroverdi è stata continua, lasciando solo le briciole a un Mantova che ha provato a pungere, ma senza troppa convinzione. Poi è subentrata la stanchezza su ambo i fronti, segno che le tossine del ritiro non sono ancora state smaltite del tutto. E con queste anche i crampi che hanno costretto alla sostituzione di Garofalo nel finale. Unica nota negativa per Inzaghi, l’uscita per infortunio al ginocchio sinistro di Pederzoli. Per il resto la sensazione è che questo Venezia, una volta registrata la mira in attacco e recuperati gli infortunati, con la medesima solidità difensiva possa fare grandi cose.
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