Uno Jesolo di rimonta guidato dai 25 punti di Matteo Maestrello

JESOLO. Sono i dettagli a fare la differenza. Specie se a farli sono i più giovani della squadra. Il B.C. Jesolo dilaga contro Monfalcone ma solo dopo aver sofferto due quarti andando sotto di 10 (33-43)e concedendo il primo quarto agli avversari come oramai è di moda nell’ultimo mese in casa Secis. Dettaglio, anche questo che preoccupa un po’ coach Massimo Guerra.
Lo Jesolo, e la cosa fa notizia, è sotto di 10 in casa, cosa successa in precedenza a occhio e croce solo contro Oderzo, 33-43 a 2’17" dal lungo intervallo. Monfalcone con Scutiero e Bonetta va a canestro in velocità che è un piacere usando le stesse armi di Ambrosin e Ruffo. Guerra chiama time out e non cambia di una virgola il quintetto, Matteo Maestrello, Delle Monache, Ambrosin e gli under De Lazzari e Tuis. Proprio dai due giovanotti scaturiscono le azioni difensive che permettono allo Jesolo di ricucire fino al 43-43 al 20’. Matteo Maestrello segna la tripla del - 7 (36-43), Delle Monache il - 5 (38-43). Tuis recupera una palla miracolosa spalla a spalla con il più fisico Colli, e De Lazzari stoppa Petrovic, terzo realizzatore della C Gold.
Ambrosin dalla lunetta segna il - 3 (40-43) e poi con Matteo Maestrello impatta con la sua solita tripla alla sirena. È la serata dei canestri a fil di sirena, Ambrosin segnerà al 30’ (63-51). E al 40’ è Stefano "Dima" Di Marzo a far venire giù il Pala Cornaro con una tripla, giocando solo gli ultimi 41 secondi. Inchino per la guardia di piazza Milano che si merita l’ossequio del massimo dirigente Emil Cavallin.
Ad inizio secondo tempo il break dei padroni di casa diventa una cosa insostenibile per i goriziani. La rimonta del B.C. si dilata dal 10-0 per il pareggio al 35-8 per il +17 (68-51) dopo 2’50" dell’ultimo quarto. In mezzo c’è tanto Nicola Maestrello, tre schiacciate a due mani e Delle Monache che per "voglia di vincere" è più affamato di Michael J. Fox in versione licantropo.
Matteo Maestrello, mister 25 punti, è uomo famiglia: la sua dedica questa volta va alla moglie Sandy e al figlio Giovanni di tre anni, operato sabato. «Sono la mia forza, e più forti di me è grazie a loro che riesco ancora a giocare».
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