Un Venezia maturo si prende i playoff

A segno Godeas (2) e Bocalon. Prossimo ostacolo il Renate
Carlo Cruccu
Interpress-M.Tagliapietra Venezia 12.05.2013.- Calcio Venezia\Savona. 2° gol Godeas
Interpress-M.Tagliapietra Venezia 12.05.2013.- Calcio Venezia\Savona. 2° gol Godeas

VENEZIA. Un altro mese di calcio, mica volevate andare subito in spiaggia. Anche perchè la promozione immediata era pura teoria, un miracolo, e il tempo dei miracoli è finito da un pezzo. Dunque applaudiamo un Venezia trasformato nel girone di ritorno, un Venezia che si trascina dietro tanti rimpianti legati con i se e con i ma, e che comunque merita il terzo posto e i vantaggi che ne conseguono in vista dei playoff. Un Venezia, aggiungiamo, che conclude la stagione piegando anche l’unica squadra promossa in anticipo, il Savona.

Un sano e tranquillo 3-2 senza i veleni della precedente partita. Contro il Savona sardo-ligure ci pensa Godeas a marchiare a fuoco il risultato con due reti nel primo tempo. E nella ripresa la contesa è ben mascherata: le due squadre fanno vedere un buon calcio, ma senza farsi male. Qualche errore del passato serve al Venezia per gestire il pallone con più furbizia, e se da una parte è vero che il Savona rimonta due gol, dall’altra è altrettanto vero che nessuno intravvede la possibilità che si chiuda con un clamoroso pareggio. Il bello di questa domenica è il sole che vivacizza l’erba di Sant’Elena, ma anche il crescente numero di spettatori, sì un po’ più del solito, chissa mai che il Venezia risvegli gli assenteisti da stadio. Si vede che va proprio bene, la squadra, se sfila perfino mezzo consiglio comunale, con tanto di sindaco che per stavolta trascura vele e timoni. 1746 presenti, e per i playoff dovranno essere di più. Intanto da Casale non arrivano regali, ma è giusto così, il Venezia può andare a prendersi la promozione senza dire grazie a nessuno.

E poi cinque gol: due volte il Re Leone in mezzora, destro secco da centro area il primo, piatto al volo il secondo, in entrambi i casi su invenzioni di Maracchi. Ingenuo il Savona nel 2-0, beccato in contropiede. E nel secondo tempo, tris di Bocalon da due passi, prima di concedere un po’ di vetrina anche al Savona, squadra promossa non per caso, che con l’ingresso di De Martis alza la sua qualità e permette a Francesco Virdis di fare altri due gol per salvare il trono di capocannoniere. Sottili si agita in tribuna, il sangue toscano lo tiene in movimento, ma il tecnico vede che la squadra ha la partita in pugno e stavolta non la molla. Si va avanti gestendo il pallone, c’è chi va a rifiatare come Maracchi e Godeas, chi riaccumula minutaggio come Princivalli, il Savona manovra ma oltre la trequarti graffia poco, il Venezia potrebbe fare anche il quarto, Tonelli inventa l’azione irresistibile, si infila come un serpente nella difesa del Savona, poi cerca il tiro piazzato che si spegne sulla base del palo, e nell’azione conseguente il Savona fa il 3-2. Non sarà mica che..., ma no, il Venezia resta padrone, i tre minuti scorrono lisci e va bene anche al Savona, che si evita la rogna della Supercoppa. Playoff, passworld del Venezia per il prossimo mese. Per entrare in Prima Divisione.

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