«Umana, senza Walker è mancato l’ultimo guizzo»

Serie A/1 femminile. Coach Liberalotto fa il bilancio della stagione terminata con il mancato approdo alla finale tricolore: «Decisivi gli impegni europei» 

MESTRE . È mancato il guizzo finale, l’approdo alla finale scudetto, e l’Umana è andata in vacanza con qualche giorno d’anticipo. E tanti rimpianti, soprattutto per le occasioni buttate al vento prima in gara-4 a Ragusa sul 2-1, ma soprattutto nella sfida decisiva di una settimana fa al Taliercio quando Carangelo e compagne avevano in pugno il match a 5’ dalla sirena finale. Secondo posto in regular season e semifinale scudetto, final four di Coppa Italia e finale di EuroCup: questo il bilancio dell’Umana. «Credo che sia sostanzialmente positivo», ha sottolineato Andrea Liberalotto, «ci è mancato davvero poco per arrivare alla finale tricolore dopo 9 anni, resta la soddisfazione di aver regalato al club una storica finale europea. Sapevamo che le sfide contro Ragusa sarebbero state sul filo dell’equilibrio, abbiamo intravvisto lo striscione finale, ma siamo stati preceduti sul traguardo. Rimpianti? Non tanto per l’andamento delle partite, quanto per non aver potuto giocarci la semifinale al completo. Un anno fa con Lucca ci è venuta a mancare Fontenette, questa volta Walker». Umana che ha avuto poco nei playoff da Ruzickova, Little ha lottato e Williams ha tentato di fare pentole e coperchi, a volte riuscendoci e a volte no. «La scelta di Riquna la rifarei sempre. Sul piano professionale è stata super per l’intera stagione». Picchi e cadute della stagione. «Il momento più alto è stata la finale di Eurocup, la fase più complicata è stata tra la trasferta di Battipaglia e la gara vinta con Lucca che ci ha portato alla Final Four di Coppa Italia, infine la semifinale con la Gesam, giocata male». Il traguardo europeo ha sottratto energie fisiche e nervose alle giocatrici di Liberalotto. «Sì, senza dubbio. Il calendario dovrebbe essere studiato meglio. Noi abbiamo giocato gara-1 e gara-2 della semifinale scudetto a distanza di 3 e 5 giorni dalla partita di ritorno con il Galatasaray, mentre Ragusa ha potuto preparare la serie contro di noi in assoluta tranquillità. Non ci voleva poi l’infortunio alla caviglia di Walker contro Torino, che ci ha costretto a cambiare assetto nuovamente. Se Ashley avesse giocato, si sarebbero alternate Ruzickova e Little, che bisogna ringraziare per quanto ha dato nel poco tempo avuto».

Adesso c’è da pensare al futuro. «L’Umana rimane sempre la mia priorità assoluta», ha concluso il tecnico padovano, «io sono in scadenza di contratto, il futuro è in mano alla società». Toccherà quindi al presidente Federico Casarin e a Roberto De Zotti decidere se proseguire per l’ottavo anno di fila con Andrea Liberalotto da head coach, che appare la soluzione più accreditata, oppure cambiare rotta. Ci sarà, al di là della scelta tecnica, una mini rivoluzione nel roster con un cambio radicale nel pacchetto delle straniere (chiusa anche l’esperienza quinquennale di Maya Ruzickova), il gruppo italiano su cui ripartire è di ottima prospettiva (Kacerik, De Pretto, Bestagno e il lancio definitivo di Madera) con la probabile conferma di Carangelo, mentre si esaurisce l’era veneziana per Dotto, Micovic e Sandri. (m. c.)

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