Tutti in coda nel caldo e c’è chi si sente male

Un cartello in onore di Ress celebrato per le 500 partite in A: «Tomas è il basket» Solita caccia alle t-shirt, prima dell’incontro i granata premiano i più piccoli
cruccu foto er venezia reggio emilia jackson
cruccu foto er venezia reggio emilia jackson

MESTRE. L’onda orogranata davanti ai cancelli vive attimi di panico quando una ventina di minuti prima dell’apertura sviene una tifosa mestrina di 39 anni, subito soccorsa da un paio di persone che fortunatamente fanno il medico. Le lacrime dei suoi figli, uno di 7 anni e l’altra di 6, per un attimo gelano i presenti. La donna è stata prontamente portata nell’infermeria del Taliercio per i controlli di rito. Passata la paura, la supertifosa della Reyer ha ripreso il suo posto nel settore XI del palazzetto con una forte contusione al braccio destro. A fianco a lei, l’altra figlia, seduta vicina alla sua amica Silvia Panizutti.

Per arrivare al Taliercio c’è chi si è digerito un paio di ore di code di ritorno da Jesolo, oppure chi ne approfitta della vicinanza per arrivare in bicicletta come Francesco Moro di Mestre, che si è dato appuntamento con gli amici Francesco Brancalion di Favaro e Mariano Reginato di Mestre. In fila ci sono anche Cristina Redesco di Mestre e Martina Vianello.

Martina è di Mestre e ha 19 anni e la cosa che stupisce è che è da quando ha 7 anni che è tifosa della Reyer. La coda non ha età, nemmeno se è fatta sotto il sole. Elio Peguri e Anna Maria Bettiol, marito e moglie rispettivamente di 81 e 75 anni, si giocano il titolo dei più “grandi” con Adua Barbato di Chirignago, che ha 79 anni, ma che preferisce aspettare all’ombra insieme a Nicoletta Barbato. Entri al Taliercio e al Reyer Store trovi la fila.

Valentino Pasini del Lido di Venezia e Tommaso Girardello del centro storico sono alla loro prima volta e, per questo ne approfittano per regalare le t-shirt ufficiali ai propri figli. Tommaso non torna da vent’anni e per questo di magliette ne compra persino tre. Prima volta anche per Luca Dori e Arianna Bertapelle di Mestre, che si fanno immortalare con lo sfondo del parquet di gioco. I più piccoli cercano di attirare l’attenzione dei giganti del basket come la dodicenne Fosca Girardini di Olmo di Martellago, che riesce a strappare l’autografo a Viggiano e Goss. Nelson e Dulkys premiano, invece, i quadernini di Roberto Tommasi di Oderzo, Filippo Giangaspero, Marta e Matteo Girardello, Lorenzo Bianchini e Jacopo Volo di Venezia.

Simpatici i due cartelloni preparati da Giampaolo Zambon con il figlio Alessandro e l’amichetto Andrea Castellani anche loro di Venezia. Tomas Ress viene premiato per le 500 partite e dal settore II spunta una scritta che riassume cos’è la pallacanestro per molti tifosi della Reyer, «Tomas Ress è il basket» si legge. C’è anche chi sta pensando alle finali Nba come Luigi Castagna, Eugenio Andreose e Lorenzo Balbo di D’Este. Il loro pronostico è di 4-1 per Golden State contro Cleveland. C’è la palla a due e si attende il primo canestro della Reyer per scatenare l’inferno. Segna Peric dopo 57 secondi e volano migliaia di foglietti bianchi.

Thomas Maschietto

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