Top Trivengas la festa del calcio e del volontariato
Il Top Trivengas ha varcato quest'anno (per la prima volta) i confini nazionali, celebrando le premiazioni della 26ª edizione al Casinò Perla di Nova Gorica. Centoventi persone, due pullman e diverse automobili: tutto questo per il Top Trivengas, manifestazione che, con il passare degli anni, ha rafforzato la propria missione di riconoscimento di atleti, dirigenti, arbitri e giornalisti, che con la loro opera danno lustro al calcio minore. Il Top Trivengas è organizzato dalla Gazzera Olimpia Chirigago e dall'azienda Trivengas.
Tornando al pomeriggio sloveno, Marco Lanza ha condotto la cerimonia con brio e concisione, passando in rassegna i sedici premiati, saliti sul palco per testimoniare le proprie sensazioni e raccogliere il plauso della sala Arena, suggestivo locale ad emiciclo, in stile piccolo teatro. I premiati hanno ricevuto la prestigiosa targa da personaggi conosciuti nell'ambito calcistico veneto: giudici sportivi, ex arbitri, dirigenti del Gazzera e della ditta Trivengas. Tra questi hanno preso la parola Diego Frasson e Paolo Antigo, che hanno sottolineato i 60 anni di vita della Trivengas.
Ecco le parole di alcuni premiati, iniziando da Matteo Ghezzo, classe '90, giocatore del Ballò Scaltenigo: «Mi sto laureando in ingegneria civile, lo studio richiede tempo e dedizione, ma non salto mai un allenamento. Il calcio mi diverte assieme ai compagni». Rendy Finotto, classe '92, del Riva Malcontenta, è sempre seguito in tribuna dalla fidanzata Eleonora: «Stiamo assieme fin dai primi anni della scuola: anche a lei piace il calcio, mi sostiene e mi incoraggia».
Mattia Tomaello, classe '85, portiere del Campocroce, è il terzo in famiglia a ricevere il Trivengas: prima di lui i fratelli Ivan e Filippo. «Vengo da una famiglia di arbitri, faccio il portiere e pensavo di sentirmene dire di meno dagli spalti, e invece...» Risate del pubblico.
Mattia Comelato, classe '88, capitano del Goc: «Conoscevo superficialmente il Top Trivengas, oggi mi fa molto piacere averlo ricevuto. Da capitano cerco di trasmettere ai giovani la passione che mi spinge a praticare questo sport». Tra gli arbitri premiati, belle parole dell'osservatore Valentino Civiero: «Ai giovani arbitri diciamo di avere rispetto di tutti. Siamo ospiti su ogni campo, facciamo il nostro dovere con correttezza». Tra i giornalisti, Mario Secchi del Gazzettino confessa: «Brutti voti? Difficile darli, soprattutto ai più giovani». E i dirigenti, colonne portanti del movimento. Citiamo fra i premiati Gimmi Sambo (Borgo San Giovanni Chioggia) e Lorenzo Visentin (Altobello Aleardi Barche). Sulle spalle tanto volontariato, tante squadre giovanili e lavoro ricompensato dalla passione.
Gianluca Rossitto
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