Terzo ko in settimana «Reyer, fatto poco»

De Raffaele: «Troppi errori ingenui. Ognuno, anch’io, si prenda le responsabilità» Oggi trasferimento a Bandirma in Turchia sperando nel recupero di Bramos 
cruccu foto er venezia reggio emilia de raffaele
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MESTRE. . E sono tre: le sconfitte di fila in una settimana. Frutto di errori o disattenzioni, più che della forza degli avversari. Dopo Avellino e Madrid, la Reyer, pur disputando una partita sotto tono, deve ancora una volta rammaricarsi per le proprie amnesie, vedi la marcatura non ottimale su De Vico sul +2 a 24” dalla fine (anche se il tiro del reggiano forse era da 2 punti), avendo ancora due falli in dotazione prima di esaurire il bonus. Oppure il doppio errore di Peric con i due liberi falliti e la palombella al volo scagliata troppo frettolosamente sul ferro sul –1 che avrebbe portato al sorpasso. La squadra che non sbagliava un finale, o quasi, adesso non riesce più a imporsi nelle partite punto a punto.


Una squadra che comincia ad accusare la stanchezza delle tante partite disputate (ben 19 dal 24 settembre), delle assenze (Jenkins e Bramos), delle condizioni fisiche non ottimali di altri (Johnson e Peric) o alla ricerca di inserimento (Green), che amplificano quelli che possono essere i punti deboli della squadra, fino a una settimana fa compensati dalla tenuta fisica, dalla reattività e dalla solidità del gruppo.


Tutto alla vigilia di un’altra settimana complicata: il lungo trasferimento a Bandirma, in Turchia, per affrontare mercoledì il Banvit, seguita dal big-match del PalaGeorge di Montichiari contro la capolista Brescia, che sabato ha accusato la prima sconfitta con il Banco di Sardegna Sassari.


Con la speranza di recuperare in tempi brevi Michael Bramos, il giocatore più “prezioso” nel roster della Reyer, il metronomo del rendimento della squadra.


Due dati colpiscono nel match contro Reggio: le 17 palle perse dalla Reyer (5 da Watt e 4 da Orelik), ben 8 nel terzo periodo quando la Grissin Bon ha operato il primo allungo (42-48), solo con Trento (18) il quintetto di De Raffaele aveva fatto peggio; il numero più basso di triple (7) da inizio stagione in campionato (su 21 tentativi) con un drastico crollo della percentuale (33, 3%), di poco superiore a quella di Avellino (31, 4%), e assai lontana dal 40, 3% di media.


«Partita molto difficile per noi», esordisce Walter De Raffaele, «che Reggio Emilia ha vinto con merito, disputando il match che ci aspettavamo: controllo dell’inerzia della gara, alternanza delle difese schierando quintetti atipici. Non voglio cercare alibi con le nostre assenze o per i giocatori impiegati a volte fuori ruolo. Abbiamo fatto troppo poco per vincere anche se abbiamo avuto mille occasioni per portare a casa i due punti. Troppi errori ingenui, giocatori sotto tono, in aggiunta alla serata in cui il tiro non è entrato».


«È un periodo difficile per noi», ammette il tecnico della Reyer, «bisogna stare uniti e lavorare, prendersi un po’ di responsabilità. Io per primo perché guido la squadra. Se non chiudi le partite quando puoi farlo, gli avversari possono anche portarsi a casa la vittoria”.


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