Super Spissu manda a casa la Serbia agli Europei, impresa pazzesca dell’Italbasket
Incredibile la partita del reyerino. Per gli azzurri l'impresa più grande. Per mister Pozzecco, prima l'espulsione e poi le lacrime
L’Italia scrive una pagina di storia indelebile ed elimina contro ogni pronostico la Serbia agli Europei. Dopo i gironi, era difficile pensare a un epilogo del genere. Anche dopo il primo tempo era difficile farlo, quando Jokic e compagni avevano in mano il pallino del gioco, andando addirittura a +11.
Al ritorno dagli spogliatoi qualcosa cambia e - come dichiarerà poi Marco Spissu nel post-partita - quel qualcosa è proprio l’espulsione di Gianmarco Pozzecco. Il coach azzurro lascia il parquet in lacrime dopo aver subito un doppio tecnico, proprio nel momento più delicato degli ottavi di finale.
L’Italia reagisce e i fantasmi del preolimpico ritornano ad aleggiare attorno alla panchina serba. Ed è veramente difficile menzionare un giocatore piuttosto che un altro. Da Pajola a Fontecchio, passando per Melli a capitan Datome. Tutti partecipano alla rimonta tricolore, che diventa realtà nell’ultimo quarto. A dare la spallata decisiva alla Serbia sono le triple, quelle segnate da uno Spissu in versione Stephen Curry.
Il 27enne della Reyer - in condizione di vedere una vasca da bagno al posto del canestro - ne sgancia tre consecutive, chiudendo con 22 punti personali: «Abbiamo difeso benissimo, abbiamo corso in attacco e segnato tiri in contropiede. Questo ci ha dato la carica, siamo veramente contenti. Ora ci dobbiamo riposare perché abbiamo speso tanto tra ieri e oggi, ma per questa maglia questo e altro».
Inutile rimarcare l’apporto di Datome che inizia già a pensare ai quarti con la Francia in programma mercoledì pomeriggio: «Ci crediamo, ce la giochiamo con tutti così. È stata serata incredibile, avevamo davanti a noi uno squadrone. Abbiamo giocato con grande fisicità e abbiamo avuto gli attributi nel mettere i canestri che abbiamo costruito». Non basta alla Serbia un Jokic comunque superlativo, autore di 32 punti e a dir poco dominante nei primi 20 minuti.
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