Stulac: «Non ho fatto fallo» Moreo: «Si poteva vincere 6-1»

VENEZIA. L’occasione era ghiotta: fare un piccolo vuoto dietro, visto il pareggio del Pordenone e tenere a distanza la Reggiana. Invece è arrivato questo 3-3 che ha tutta l’aria di essere un’occasione gettata. «Meritavamo di vincere» dice Alexandre Geijo, autore di quel 3-2 che sembrava essere definitivo «invece la mia rete non ha portato i tre punti. Credo che non sia un pareggio da buttare. Abbiamo avuto parecchie occasioni, specie nella ripresa, ma a caldo la sensazione è di aver buttato via il successo». Successo mancato per quel rigore a pochi minuti dalla fine provocato dal neo entrato Leo Stulac che, in sala stampa, giura di non aver toccato De Grazia. «Devo ancora rivedere le immagini alla televisione» dice lo sloveno «ma non ho fatto fallo». In una giornata dove gli arancioneroverdi, per la seconda volta in questo campionato, riescono a segnare tre reti (la prima contro il Teramo ndr), arrivano altrettanti gol incassati al Penzo come contro il Padova venti giorni fa. «Pensavo di essere riuscito a parare il rigore di Quadri» commenta Davide Facchin «e ho aspettato l’ultimo secondo prima di tuffarmi. Ma è un’azione che voglio rivedere. Dispiace, non tanto per il rigore ma quanto perché a pochi minuti dalla fine eravamo 3-2 e la gara poteva essere finita. Abbiamo avuto parecchie occasioni, poche volte si era visto un Venezia tanto pimpante ma il calcio è questo: era scritto che dovesse finire così». Era stato Stefano Moreo a consentire al Venezia di ribaltare lo 0-1 iniziale, in un incontro dove ha avuto tante opportunità. «Mi ha fatto piacere segnare» commenta l’attaccante «e dedico il gol alla mia ragazza. Potevamo vincere 5-6 a 1, loro con due tiri hanno fatto tre reti. Dopo il 2-1 abbiamo sbagliato ad abbassarci, dovevamo spingere ancora. Adesso dobbiamo fare sei punti con Forlì e Mantova prima della sosta». Anche stavolta Davide Marsura è stato il migliore del Venezia, a rete sì in chiusura di primo tempo ma poi tanti problemi creati ai marchigiani. «Vogliamo essere primi a primavera» aggiunge «non adesso. Viste tutte le squadre, la Reggiana è l’avversario più forte».
Alessandro Ragazzo
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