Stefano Danieli: «Molti sacrifici ma anche grandi soddisfazioni»

MESTRE. Da presidente, devi controllare che tutto funzioni per il meglio e vada per la strada giusta. Prima di iniziare la festa annuale della ginnastica, Stefano Danieli, numero uno della...
GIORNALISTA: Cruccu AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Auditorium Provincia, via Forte Marghera, Mestre DESCRIZIONE: 23a festa regionale della ginnastica - comitato regionale del Veneto - nella foto:il presidente FGI Stefano Danieli
GIORNALISTA: Cruccu AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Auditorium Provincia, via Forte Marghera, Mestre DESCRIZIONE: 23a festa regionale della ginnastica - comitato regionale del Veneto - nella foto:il presidente FGI Stefano Danieli

MESTRE. Da presidente, devi controllare che tutto funzioni per il meglio e vada per la strada giusta. Prima di iniziare la festa annuale della ginnastica, Stefano Danieli, numero uno della federazione veneta, è chiamato un po’ a destra e sinistra per gli ultimi preparativi. Ci sono centinaia di persone in arrivo da tutta la regione e l’iniziativa deve riuscire. Anche i piccoli dettagli possono fare la differenza. Sono gli ultimi mesi con questa carica, perché dopo l’estate scadrà il suo mandato e quello che succederà poi nessuno lo sa.

«Arriviamo da un’annata molto positiva» dice Danieli «dove possiamo contare su oltre diecimila iscritti. Abbiamo un’ottantina di società, di cui una trentina gravita al livello nazionale. Per me è una soddisfazione rappresentare questo comitato, in questi tre anni di lavoro, ci siamo adoperati molto per far crescere atleti e società; a quest’ultime, riusciamo a gratificarle con un aiuto pure economico».

A Mestre, infatti, ne hanno beneficiato in 27 e in questi tempi di magra è tutto grasso che cola. «Negli anni scorsi abbiamo parlato di classifica» fa sapere «dove possiamo vedere il lavoro di ciascuna. A Mestre hanno potuto beneficiare dei contributi stanziati».

E così tra medaglie e targhe, decine di persone sono state premiate a Mestre. Danieli spiega com’è nato tutto questo. «Abbiamo tagliato le spese» spiega Danieli «pur di essere vicini a dirigenti e ginnasti. In passato ho fatto l’atleta, il giudice, l’allenatore, ora riscopro le vesti di dirigente e so cosa significa allenarsi, fare sacrifici, spostarsi per le gare. Abbiamo scelto di puntare sui direttori tecnici, d’investire sui più giovani, perché non sono solo il futuro di questa disciplina ma pure del nostro Paese. È importante dare loro un’educazione». Ma lo inorgoglisce vedere così tanta gente per i saluti di fine anno, dove una menzione speciale se la sono guadagnata gli atleti Mattia Tamiazzo e Anna Bullo. «Sono i nostri due nazionali» prosegue il presidente veneto «ma tutti i premiati hanno fatto qualcosa d’importante per noi. Giusto dargliene atto».(al.rag.)

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