«Squadra e tifosi, insieme per vincere»

Calcio Seconda Divisione. Riccardo Bocalon , specialista in promozioni, lancia l’appello per Venezia-Monza
alessandria venezia bocalon
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MESTRE. Condannato ai finali di stagione thrilling. È il destino di Riccardo Bocalon, l’attaccante veneziano che domenica, scontata la squalifica al Brianteo, ritorna al fianco di Denis Godeas. Tre anni segnava all’ultima giornata il gol vincente che gelava il Bentegodi e regalava al Portogruaro la storica promozione in serie B, dodici mesi dopo la sua tripletta nella gara d’andata dei playout di Prima Divisione consentiva al Viareggio di ipotecare (3-1) la salvezza contro il Cosenza, infine lo scorso anno ha vissuto la “corsa strozzata” del Carpi nei playoff, sempre in Prima Divisione, battuto il finale a Modena dalla Pro Vercelli. Una gioia che Riccardo Bocalon vuole assaporare invece domenica. «Stare fuori al Brianteo è stata una sofferenza indescrivibile, per fortuna è andata bene. Siamo arrivati all’epilogo, alla partita da non sbagliare, quella che vale una stagione intera. Se proprio dovevo saltare una delle due finali, meglio essere stato in tribuna all’andata. Domenica voglio godermela dal campo». Venezia costretto a giocarsi la promozione in campo neutro. «Il fattore-Penzo c’è sempre stato, da quando sono arrivato ho sempre avvertito una grande spinta dalle gradinate, ma sono sicuro che questa spinta ci sarà anche domenica a Portogruaro. Se proprio dovevamo giocare in un altro campo, per me meglio il Mecchia visto che lo conosco bene». Sei reti realizzate, tutte a Sant’Elena. «Vuol dire che cercherò di segnare la prima... in trasferta».

Carloto ha pronosticato un suo gol al Monza, domenica sera vedremo se il brasiliano avrà centrato la profezia. «Può segnare chiunque, basta vincere. O non perdere». Meglio cercare di colpire, allora. «Per esperienza diretta, meglio non scendere in campo per cercare di gestire il pareggio. Lo scorso anno con il Carpi uscimmo imbattuti da Vercelli, la promozione in serie B sembrava una formalità, soprattutto dopo essere andati in vantaggio nella gara di ritorno dopo un minuto. Poi ci facemmo sorprendere da Modolo e la partita divenne in salita, subimmo il secondo gol e poi il terzo. Ogni finale fa storia a sé, ma dobbiamo essere noi a scrivere il capitolo finale, senza lasciare la penna in mano agli avversari».

Il Mecchia potrebbe tingersi di arancioneroverde, nella semifinale contro il Renate c’erano oltre mille spettatori. «Non sarà come essere al Penzo, ma giocheremo in casa di sicuro. I nostri tifosi verranno numerosi anche a Portogruaro. È un’occasione storica da vivere e da condividere tutti insieme, dal campo alle gradinate. Si può anche soffrire, ma poi sarà più bello esultare e poter dire c’ero anch’io».

Michele Contessa

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