Sputi e pugni, squalificato per 3 anni
MARGHERA. Squalificato per tre anni per avere, tra le altre cose, colpito con un pugno un guardalinee. Sanzione inflitta a Francesco Zuccon, giocatore dello Jesolo (Prima categoria), per una serie di episodi successi nel corso della gara interna di Trofeo Regione giocata e persa domenica scorsa contro il Città di Venezia. Il comunicato del giudice sportivo lo blocca fino al 31 agosto 2017, sanzione che si applica non solo alle coppe ma anche ai campionati come sempre succede per le squalifiche a tempo, perché “espulso per aver colpito un giocatore avversario con un violento calcio, allontanandosi dal terreno di gioco provocava lo stesso avversario e gli sputava contro, colpendolo al volto. Tra il primo e il secondo tempo» si legge ancora nel comunicato, «colpiva con un pugno al volto l'assistente arbitrale di parte Moreno Regini, provocandogli evidenti danni fisici, tali da non permettergli di portare al termine l'incontro». Zuccon, insomma, dopo l'espulsione non si sarebbe fermato, colpendo anche il dirigente del Città di Venezia che, come succede sempre in Prima e Seconda categoria, svolgeva la funzione di guardalinee.
Questo è detto dal giudice sportivo. Ieri anche Zuccon ha dato la sua versione dei fatti. «Gioco a calcio da quando ho quattro anni e trovo incredibile quanto sta succedendo» parole del calciatore jesolano, «in quel comunicato si dicono molte cose ma si omette di ricordare che nell’intervallo, nella zona degli spogliatoi, sono stato aggredito da tre-quattro tesserati avversari. D'accordo, l'espulsione era giusta e ci stava, ammetto di avere sputato contro l'avversario, ma solo per reagire a uno identico gesto. Ma il resto no, io mi sono solo difeso da un'aggressione, tanto per dirne una, Regini mi ha tirato contro anche la bandierina. Sono il solo a pagare, è inaccettabile, presenteremo un ricorso».
La gara contro il Città di Venezia, tra l'altro, è costata allo Jesolo anche due multe e uno 0-3 a tavolino (sul campo gli ospiti si erano imposti 1-0). Una multa da 60 euro e lo 0-3 sono legati all'impiego del giocatore Adelajdo Resulaj, non in regola con il tesseramento (per questa svista è stato inibito fino al 15 settembre il dirigente Giorgio Trevisiol), l'ammenda da 120 euro invece è stata inflitta per “non aver impedito, tra il primo e il secondo tempo, l'accesso di alcuni tifosi negli spazi antistanti gli spogliatoi, che insultavano i giocatori avversari».
Maurizio Toso
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