Sport, lavoro e risate Ecco i 12 mesi del Rugby San Donà

Presentato il calendario 2014 ispirato alla piccola impresa Niente pose sexy. «Diamo voce alla lotta della nostra terra»
Di Gianluca Galzerano

Diciamolo subito: chi spera di trovarci chiome bagnate, bicipiti, cosce o petti più o meno depilati, può tranquillamente continuare a comprare il più famoso "Dieux du Stade", l'edizione francese diventata ormai una delle strenne natalizie più gettonate a Parigi. Già, perché il calendario 2014 del Rugby San Donà è davvero altra cosa, nel concept, negli scatti e nelle finalità dichiarate: «Abbiamo voluto dare ulteriore senso all'obiettivo che ci siamo posti all'inizio di questa stagione, intrecciare cioè sempre di più le radici del club con quelle della città, perché solo con il supporto di tutta la comunità sandonatese il sogno di continuare a rappresentarla sportivamente ai massimi livelli può continuare».

Nelle parole del presidente biancoceleste Sandro Trevisan, la sintesi di un progetto che, dopo l'esperimento di azionariato popolare di "Investor H" (toccati i 107 aderenti), torna a rivolgersi direttamente alla pancia e al cuore dei suoi concittadini: 12 scatti ambientati in altrettanti negozi del centro, 12 realtà economiche che rappresentano un bel pezzo della San Donà più vera, quella che ogni mattina alza la saracinesca rimboccandosi le maniche per affrontare col sorriso sulle labbra una crisi che non accenna a mollare.

«Una cosa che somiglia molto a quello che i ragazzi fanno ogni volta che si allenano o scendono in campo per le partite, con fatica e sacrificio a fare da denominatore comune» prosegue Trevisan. «Il progetto di un calendario così fuori dagli schemi è al 100% frutto dell'idea e del lavoro della fotografa professionista Ottavia Da Re, una che spesso pubblica le sue immagini nelle copertine delle testate più prestigiose, anche all'estero: da settembre Ottavia è anche la nostra addetta stampa, siamo molto fortunati ad averla con noi».

La presentazione ufficiale è avvenuta sabato sera in piazzetta Leonardo da Vinci, con una proiezione pubblica degli scatti rubati nel backstage che ha strappato più applausi di quanti - e sono stati comunque tanti - la squadra si fosse meritata nel combattutissimo derby di qualche ora prima contro il Rovigo. «Partita persa avendo regalato alla Femi-CZ tre mete evitabili, ma la squadra sta rendendo oltre ogni aspettativa e merita il massimo ringraziamento da parte di tutti noi dirigenti».

Un'attestazione di merito riferita in particolare alle quattro persone che, tiene a sottolineare il presidente, stanno da qualche anno determinando i destini così positivi del XV sandonatese: «I tecnici Wright e Dal Sie, il direttore sportivo Marusso e il team manager Dartora: gran parte dei successi passano per il loro magnifico lavoro, sono una squadra nella squadra e il loro esempio è prezioso per tutti noi».

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