Slot car, una pista elettrica a Cavallino

Da puro gioco negli Anni Settanta a disciplina con i vari campionati

CAVALLINO. Sport o semplice gioco? Apre a Cavallino la prima pista elettrica di slot car, disciplina che per la prima volta approda nel territorio della nostra provincia.. Sinonimo di slot car è la famosa autopista della Polystil che faceva divertire i più piccoli ma anche gli adulti negli Anni ’80. Da semplice gioco la gara di modellini su piste elettriche è diventata una vera e propria competizione, tanto da dare vita a numerosi club. Il trentaseienne Luca Monti di Ponte Crepaldo si allena da un anno con il club di Padova per diventare campione italiano di slot car. E per evitare continui su e giù a Padova Monti insieme all’amico Brian Brugnera di Cavallino ha aperto all’interno della sua enoteca “Rosso di Sera” un vero e proprio circuito da corsa. «A farmi venire questa idea è stato Brian» racconta Monti, «per anni abbiamo condiviso la passione delle moto e delle mini moto. Una volta smesso di correre ho scoperto questa nuovo sport sulle quattro ruote dove al posto di pigiare sull’acceleratore regoli la velocità delle macchinette attraverso l’uso dei pulsanti».

In Italia, nella mancanza più assoluta di centri pubblici, sono nati oramai numerosi club ed associazioni private di slot car. «Allenandomi a Padova ho conosciuto i più forti di questa disciplina» continua Monti «come Roberto Addia e Tommaso Melioli di Rovigo, attuale campione italiano e mondiale. Sto lavorando sodo non solo per creare un vero e proprio club di slot car qui nel litorale. E magari riuscire ad organizzare una tappa del campionato italiano. Ci sono club che noleggiano piste attrezzate, se in futuro avrò l’appoggio di qualcuno, Cavallino potrebbe essere la prima località veneziana ad ospitare una tappa nazionale di slot car.

Thomas Maschietto

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