Service Med ci prova Disco rosso con Trento

Volley B/1 femminile. San Donà parte alla grande e attacca ma vince solo il primo set. Poi comandano i trentini. Scarton al debutto
Di Giovanni Monforte

TRENTO. Lo Studio 55 Ata Trento si conferma una «bestia nera» per la Service Med San Donà, che torna a mani vuote dalla trasferta trentina, dopo essersi arresa già all’andata in casa. Ma stavolta le sandonatesi avrebbero meritato di portare a casa almeno un punto, per quanto espresso sul parquet di fronte a una formazione più esperta. Tanto più che San Donà ha dovuto fare di nuovo i conti con la pesante assenza di Laura Grigolo che, dopo essere rientrata la settimana scorsa contro il Martignacco, ha accusato un riacutizzarsi del dolore al piede che l’affligge da qualche settimana.

Dopo un consulto in extremis tra fisioterapista e staff tecnico, è stato deciso di tenere Grigolo a riposo precauzionale, per consentirle di guarire al meglio in vista delle prossime gare. Contro Trento al suo posto i coach Giannetti e Canzian hanno fatto debuttare dall’inizio la giovane schiacciatrice Francesca Scarton, classe 1999.

Per lei un buona prestazione, supportata in attacco dagli 11 punti di Marta Masiero e, soprattutto, dai 26 punti del capitano Giorgia De Bortoli, che anche a Trento si è caricata sulle spalle gran parte del peso in attacco.

La Service Med fa vedere le cose migliori nel primo set. E’ un parziale molto equilibrato, in cui si lotta per tutta la durata palla su palla. Ma San Donà riesce a prendere un mini break al primo time-out tecnico (8-6) e conserva il paio di lunghezze di vantaggio fino al 25-23 finale. Col passare del tempo, però, Trento riesce a trovare le contromisure agli attacchi di Giorgia De Bortoli, sottorete le giocatrici di casa si rivelano più incisive (14 muri contro 8 finali) e in attacco fanno valere la loro maggiore esperienza, provando palle lente, pallonetti e cercando la soluzione del “mani-fuori”. Trento, insomma, ingrana la marcia e il suo gioco più efficace le consente di conquistare il secondo e il terzo set, ribaltando la situazione. Anche in avvio del quarto parziale l’inerzia del match sembra in mano allo Studio 55, che al secondo tempo tecnico è avanti 16-8. Ma la Service Med non ci sta, Giorgia De Bortoli trova nuovi sbocchi offensivi e le sandonatesi riescono così a rifarsi sotto (21-17), fino quasi a sfiorare l’aggancio. Alla fine è ancora un “mani fuori” della solita Mezzi a scacciare la paura delle trentine, che chiudono così il match a loro favore. Sulla prova di San Donà, invece, pesano anche i troppi errori in battuta: ben 15, a fronte di 3 soli ace.

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