Serena: «Pronto a regalare il Mestre»

Serie C. Momento delicatissimo per la società arancionera. Il presidente: «Darò il club a chi mi dimostra serietà»

MESTRE. Poco alla volta stanno cadendo i veli, i giorni passano e la situazione del Mestre è sempre più buia all’orizzonte. Dopo che un “mister X” imprenditore (o la cordata, su questo Stefano Serena è sempre rimasto abbottonato) si è ritirato dalla trattativa, Serena appare ancora più demoralizzato. «Per il bene di Mestre sono disposto a regalare la società, mi metto a disposizione di chiunque si dimostri serio e capace di portare avanti il progetto. Sono mesi che cerco soci che entrino in società ma ad oggi non c'è nulla, perché anche le persone coinvolte nell'ultima trattativa, quelle che ritenevo le più serie, sono sparite». Con questo commento si capisce che anche le ultime carte sul tavolo sono sparigliate. Ma al 30 giugno mancano ancora alcuni giorni e la qualcosa, almeno in teoria, che i miracoli possono accadere. «Sto solo chiedendo di farsi avanti – continua il presidente – almeno per rispetto della città. Sono pronto a fare la mia parte o anche a defilarmi. Sto solo aspettando una chiamata ma deve arrivare da chi ha ancora più serietà di me, perché potrei anche regalare il Mestre ma solo a chi mi dimostra con i fatti che possiede i mezzi per andare avanti». Situazione ingarbugliata, dunque, ma non ancora disperata perché il Mestre non deve perdere la categoria che si è guadagnata sul campo in soli tre anni.

Quanto al capitolo giocatori, per loro la questione è diversa, tolto Stensoon che ha firmato un biennale, tutti gli altri vedranno scadere il contratto a fine mese e mentre Spagnoli sabato si è sposato, i suoi compagni tastano il terreno in cerca di nuove destinazioni. Perna è già partito, Neto Pereira ha offerte da Campodarsego, Triestina, Modena e Cjarlins Muzane, Boscolo Papo e Spagnoli sono vicini al Pordenone e Beccaro sfoglia la rosa delle proposte.

«Ho massimo rispetto per Serena» fa intanto sapere Zironelli «perchè mi ha regalato la serie C senza stadio e l’ha fatto per me e i giocatori e di questo non mi scorderò mai e proprio per questo rispetterò sempre le sue decisioni positive o negative che siano e saranno da me sempre condivise, perché ciò che ha fatto lui non l’ha fatto alcun presidente calcistico al mondo». Il tecnico vicentino, che attualmente segue il corso per diventare allenatore di prima categoria Uefa Pro per allenare in serie A e B a Coverciano, resta in una posizione d’attesa. Opzionato il Mecchia e poi il Baracca ora si attende solo una conferma: arriverà chi salverà il Mestre? Se così fosse allora Zironelli prima di prendere qualsiasi decisione sicuramente parlerà con la nuova società. In questo momento la situazione è molto incerta e la preoccupazione tra i tifosi è notevole.

Gian Nicola Pittalis

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