Scarpa illude il FavaroMarcon Poi Bianchi salva il Maerne
MAERNE. Finisce pari e patta il derby veneziano del girone D di promozione della penultima giornata di andata tra Maerne e FavaroMarcon. Derby che avrebbe permesso ai padroni di casa di agganciare in classifica gli ospiti e provare ad allungare il distacco dalla zona play out, ancora pericolosamente a due punti. Invece ne è venuto fuori il secondo consecutivo pareggio casalingo e il terzo negli ultimi tre turni dopo quelli con il Città di Musile tra le mura amiche e quello della settimana scorsa con la Fossaltese.
Gli uomini di Gallina da parte loro vedono sfumare un ottima occasione per dare uno scossone al campionato visto che dopo la sconfitta a San Gaetano, avevano inanellato tre brillanti prestazioni dal pareggio con la vice capolista Careni Pievigina e le due vittorie per 2-0 con Conegliano e Gorghense. Il vantaggio esterno di Scarpa del primo tempo illude Lermee e compagni, poi raggiunti nel secondo parziale da Bianchi. Da segnalare anche l’esordio tra le fila ospiti del nuovo arrivo Marco Zuin, che sino alla scorsa settimana era in forza proprio al Maerne di Fabio Piva. La cronaca si apre subito al 5’ con un rigore concesso a favore degli ospiti per un fallo di mano commesso da Berna.
Dal dischetto parte Ballarin ma Bison intuisce e riesce nella decisiva deviazione sul palo alla sua destra. Il portiere di casa però non può nulla al 13’ quando Scarpa batte una precisa punizione dai 25 metri che s’infila a fil di palo. La reazione del Maerne si concretizza prima della fine del tempo con i tentativi di Zoia da fuori area, bravo Bacco a respingere, e con l’incursione di Nart ribattuta a pochi metri dalla porta da un difensore. Allo scadere Ghedin ci prova su punizione e Bacco ribatte il tiro. Nel secondo tempo le due squadre si affrontano a viso aperto ma non ci sono grandi occasioni da segnalare almeno sino al gol del pareggio di Bianchi che al 23’ riesce a scavalcare Bacco con un perfetto pallonetto dal limite dell’area. A quel punto il pareggio sembra accontentare entrambe le formazioni che, affaticate dal terreno pesante, attendono il triplice fischio finale.
Alessandro Torre
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