San Donà resta scottato contro le Fiamme Oro

Rugby Eccellenza. Nemmeno il punto di bonus, vittoria dei romani per 33-25 Decisivo Benetti, poco efficaci le contromisure della formazione di Wright

ROMA. La marcia su Roma del XV biancoceleste finisce in un nulla di fatto, zero punti contro i poliziotti delle Fiamme Oro messi in campo con il solito pragmatismo dal maestro Pasquale Presutti: Natale con ferite da leccare, dunque, per un San Donà sceso nell'arena della Caserma "Gelsomini" con tutta l'intenzione di tentare il colpaccio che l'avrebbe sparato nelle zone alte della classifica. Letale la fase centrale del primo tempo, con una sequenza velenosissima di tre mete a cavallo dei minuti 13 e 25 che hanno spaccato a metà la partita costruendo il margine di sicurezza sufficiente a contenere il forte rientro degli ospiti nella seconda frazione. Wright temeva la verve del mediano di mischia Benetti: buona l'intuizione, meno l'efficacia delle contromisure, con il numero 9 protagonista di una regia efficace in fase di costruzione e tremendamente concreto dalla piazzola, con un eloquente 8 su 9 finale. Gara subito interessante, con le due squadre a giocarsela di fioretto tra gli avanti e il bel botta e risposta al piede tra i due mediani di mischia che tra il 3' e l'11' costruisce il parziale di 6 a 6. La pressione dei romani è da quel momento in poi superiore: l'M-Three non tiene più le cerniere sui punti di collisione e le terze amaranto sono libere di forzare la difesa sull'uno-contro-uno. Al 13' l'esuberante Amenta trova lo spunto di potenza per andare a marcare la prima meta della giornata, con Benetti a segno per la trasformazione del 13 a 6. I biancocelesti sembrano lontani dal campo, le Fiamme Oro ne annusano le insicurezze e continuano ad esplorare i punti deboli di una difesa che proprio non digerisce la dinamicità avversaria: passano così solo 7’ e San Donà capitola stavolta a firma del flanker Zitelli. I romani sono in piena trance agonistica e al 25' il veloce Sepe semina un paio di difensori al largo marchiando il 27 a 6 che segna definitivamente i destini del confronto. La meta di Iovu al 34' scuote l'M-Three da un torpore irreale, dando la scossa che proseguirà poi per tutto il resto della partita. Chiusi i primi 40' sul 27 a 11, la ripresa è di segno decisamente veneto: dopo il solito piazzato di Benetti in apertura, sorpresi dal rugby tornato fluido degli avversari i capitolini si innervosiscono, i cartellini gialli fioccano e con la doppia superiorità numerica San Donà trova al 68' una sacrosanta meta tecnica. La partita vira nelle mani di Flynn e compagni: al 77' proprio il centro neozelandese accorcia ulteriormente, ma sul 30 a 25 i tre minuti finali volano velocissimi e l'arbitraggio appare disorientato. L'M-Three le prova tutte, vuole recuperare la partita per i capelli ma al 79' un fallo molto dubbio manda di nuovo Benetti in piazzola da posizione favorevole per il calcio del 33 a 25 che toglie ai ragazzi del Piave anche il punto di bonus. (g.g.)

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