San Donà, prove d’inverno Nel fango passa il Mogliano

Mogliano porta a casa il derby facendo prigioniero San Donà in casa propria al termine di 80 minuti fortemente segnati da fango e freddo. Aggressività difensiva, disponibilità continua al gioco e migliore capacità di leggere lo sviluppo del match: questi gli ingredienti messi sul piatto dal XV di coach Casellato, una ricetta rivelatasi indigesta per un M-Three apparso una volta di più squadra di rango ma non ancora pronta a prendere in mano le partite nei momenti-chiave. Il Marchiol parte forte con la palla che viaggia rapida per linee orizzontali: il XV di coach Wright è però abile a tamponare tenendo gli avversari dentro i 22, e sulla prima percussione Molitika-Lobberts libera Iovu in mezzo al campo e per fermarlo c’è la prima punizione: Robuschi non sbaglia e porta i suoi sul 3 a 0. La reazione ospite è fatta di molte sequenze lontano dal pack, ma la difesa sandonatese è ben disegnata e riesce a tenere senza troppi affanni. I problemi più seri arrivano tutti dalla rimessa laterale, dove le trappole studiate dalla coppia Properzi-Casellato funzionano alla grande anticipando regolarmente i saltatori biancocelesti. Al 26' occasione divorata da Mogliano in fase di rifinitura: Barbini indovina il timing perfetto sull'imbeccata di Lucchese e vola dalla linea centrale fin dentro i 22. Sul recupero difensivo il flanker scarica sulla destra in superiorità numerica, ma l'assist decisivo è sballato e l'azione sfuma. Pochi minuti dopo fallo a terra M-Three, Padovani sbaglia il calcio e lo score rimane invariato. Mogliano forza molto il riciclo giocando in zona d'attacco: proprio in chiusura l'epilogo annunciato, con Padovani a segno per il pareggio al 40'. Al rientro dopo l'intervallo, il copione non cambia: Mogliano lavora in possesso, schiacciando dentro i 22 un M-Three che tiene botta ma comincia a segnalare crepe. Il trend della partita è tutto in mano trevigiana: la grande dinamicità degli uomini di Casellato costringe le terze M-Three ad un massacrante lavoro di contenimento, con un Lucchese in palla a montare una guardia feroce attorno al pacchetto per togliere spazio a Rorato e alle partenze di Molitika. Proprio sulla pressione del mediano di mischia nasce la meta trevigiana: Rorato è aggredito palla in mano su introduzione propria, gli avanti ospiti si fiondano sulla palla vagante e con tre fasi costruiscono la base da cui Cerioni si catapulta oltre la linea bianca marcando il parziale di 8 a 3. Il match si scuote, San Donà cambia tattica e muove molto di più al largo rischiando l'off- load anche in situazione forzata: Dotta esce per Bacchin, che al 66' s'inventa un assist rovesciato sopra la testa lanciando Rorato per 35 metri. Sembra meta fatta, ma Mogliano chiude a pochi metri dalla linea: è l'ultima occasione seria passata dalle parti del San Donà, che inevitabilmente paga lo sforzo perdendo lucidità nella gestione dei possessi. Dopo 5' di recupero finisce 8 a 3 per gli ospiti, un punto di bonus difensivo che profuma di buono di fronte ad un avversario oggettivamente più forte.
Gianluca Galzerano
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