Ruzza: «Il mio comitato sempre vicino alle società»

MARGHERA. Giuseppe Ruzza, attuale presidente della Figc veneta, è pronto alla sfida elettorale con Gianni Guardini. La decisione del consulente finanziario veronese, già numero uno della Federcalcio regionale, di candidarsi alla guida del comitato per il quadriennio 2016-2020 non ha preso in contropiede Ruzza, che era già al corrente delle intenzioni di quello che con ogni probabilità sarà il suo unico contendente. «Ad un certo punto c’è stata la possibilità che io e Gianni Guardini formassimo un’unica cordata» racconta Ruzza, «un progetto che però alla fine non è andato in porto senza che nessuno di noi abbia avuto delle colpe». Il principio del fair play, insomma, potrebbe essere la caratteristica forte di questa campagna elettorale, che si preannuncia lunga e con un esito finale totalmente incerto. Il primo punto da risolvere è quello del quando si voterà, qualcosa di più si dovrebbe sapere dopo le indicazioni che arriveranno dalla Figc nazionale, pare però che l’ipotesi dei una tornata elettorale a fine novembre sia da scartare, tanto che l’appuntamento si dovrebbe tenere attorno alle metà di dicembre. C’è poi la questione della contesa tra presidente in carica e sfidante. In Veneto, nel passato, spesso chi già guidava il comitato regionale se si ripresentava puntualmente vinceva, una tradizione rotta proprio da Ruzza nel 2012 contro Fiorenzo Vaccari, che tra l’altro farà parte della squadra di Guardini alle prossime elezioni. «Con Gianni resta il rapporto di amicizia, su questo nessun dubbio» afferma Ruzza, «ma su una sua dichiarazione non sono assolutamente d’accordo. Gianni dice che si è creata una distanza eccessiva tra comitato regionale e società: questo non è assolutamente vero. Semmai è successo il contrario, abbiamo girato alcune competenze alle delegazioni locali, ad esempio la gestione della Seconda categoria, e vi assicuro che è impossibile tenere il conto dei chilometri che ho fatto in questi quattro anni per restare a contatto con i nostri club».
Resta da capire quali saranno i punti che Ruzza ritiene che vadano affrontanti prioritariamente nel caso di sua rielezione. «Ci sono due aspetti sui quali penso sia da lavorare con il massimo impegno» spiega il presidente in carica, «uno è quello delle eccessive difficoltà burocratiche che gravano sulle nostre società, l’altro è quello del calo di tesserati che abbiamo già registrato nettamente quest’anno (una quarantina di squadre Juniores in meno, ndr). Questo è il nodo più difficile, gestire il nostro movimento a fronte di minore entrate effetto di meno iscrizioni ai nostri campionati. Le mie sensazioni in vista delle elezioni? Se i club saranno stati contenti di questa gestione della Figc, mi rivoteranno, in caso contrario non sarò confermato».
Maurizio Toso
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